Il Baron De Tubertein

IL MITO
Il Baron De Tubertein, alla cui ristrettissima cerchia di conoscenti mi onoro di appartenere, vive in un castello, isolato su di un alto monte, circondato esclusivamente da fitti boschi e da schiere dei suoi adorati gatti a cui è avvezzo, prima di cena, tenere dotte conferenze sugli studi della giornata che questi , diligentemente schierati, seguono con la massima attenzione emettendo fusa di approvazione al punto che a volte il Barone è costretto, con il righello, a dare due colpi sul tavolo per attenuarne il brusio, che i poverini trattengono poi pure il respiro fino alla conclusione per non perdere una sillaba di cotanta sapienza.
Al termine viene servito a tutti la cena, al lume di candela, di deliziosi manicaretti dello Chef Craccobau e da cani randagi in livrea, grati della sorte a loro riservata seppur per questo umile compito.
Prima di ritirarsi nelle proprie stanze è d’abitudine che il più abile pianista tra di loro accompagni Micia Callas in un soave canto per chiudere degnamente la giornata
E domani, così ritemprati, tutti pronti per un nuovo e radioso dì .

CHRISTMAS NIGHT TO BARON HOUSE
A rarissimi previlegiati può capitare, nella vita, di essere invitato alla magnificente “Notte di Natale” al maniero del Baron De Tubertein.
I cori si susseguiranno ai cori in questa magica notte.
E’ tradizione che si aprano con le struggenti nenie dei Norvegesi delle foreste, intrise dell’atmosfera di quelle gelide lande da cui migrarono i propri avi, accompagnate dagli strazianti ululati del coro degli Husky, selezionati tra la servitù.
Seguono poi quelli ben più allegri e “country” dei Maine Coon , sebbene di analoghe origini, ma che l’essersi stanziati nel vecchio “west” ne hanno fatte proprie le tradizioni.
Con Siamesi, Persiani e Sacri della Birmania parrà poi di essere piovuti a Bollywood, stante la grazia delle frenetiche danze accompagnate dalla celeberrima orchestra dei Levrieri Afgani .
Seguirà, ancora, quella dei Pastori scozzesi, nei loro tradizionali kilt e cornamuse, in perfetta sintonia con l’atmosfera natalizia, coadiuvati da piccoli e graziosi White terrier coi tamburelli, che completano l’atmosfera “english”.
Al termine, essendosi già fatta quasi mezzanotte, in questa atmosfera di letizia, tutti fuori dal castello ad attendere l’arrivo dello stormo di elicotteri, modello “Apocalips now”, che accompagnano quello laminato d’oro, che, direttamente da Roma , accompagna il carissimo amico del Barone Sua Santità Benedetto XVI°, che non manca mai, per officiare solennemente la S.S. Messa natalizia nella Cappella del Brunelleschi attigua al maniero.
Infine, prima dei saluti e gli auguri calorosi tra tutti gli ospiti, si terminerà la serata ascoltando il delizioso canto di Micia Callas, eccezionalmente qui in un rarissimo video.

E così, dopo questo aulico resoconto, colgo l’occasione per augurare anch’io Buon Natale a tutti.

Il Baron De Tuberteinultima modifica: 2019-01-03T15:05:49+01:00da allan11
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