IL MITO DELLA CORNICE

Il povero Di Maio non era neanche nella mente di Dio quando i “Cosi”, i “Cessi”, come vogliamo chiamarli, ma sì diciamo i “Comunisti”, perché allora si chiamavano così, si inventarono il trucchetto che tutt’ora i loro “bastardi” figli attuali hanno riportato in auge proprio in questi giorni con lui.

Il poverino, infatti, questa sera al Tg, non riusciva a capacitarsi dell’ostilità della Sinistra ai suoi provvedimenti in favore dei lavoratori.

“Ma come – si chiedeva – proprio loro che si ergono a paladini dei lavoratori ?!?”

Ma caro Di Maio, abbi pazienza, ora ti spiego :

Vedi, già negl’anni ’60 quei luridi, quando la DC prendeva un provvedimento a favore degli operai mica potevano riconoscerglielo.
Giammai.
Figurati.
E allora cosa si inventarono?
Quella che Karl Popper ha poi smascherato perfettamente nel suo omonimo libro. La truffa, appunto, del “Mito della cornice”.

Un cosa consiste, ti chiederai, caro fanciullo ?!

Consiste, detto in duer parole, nel PRIMATO DELLA CORNICE; cioè…non è il quadro che conta ma la cornice che gli sta intorno !

Ti spiego meglio.

Si tratta di negare o capovolgere quella realtà costruendole intorno una cinta di mure secondarie, fatte di schemi interpretativi tanto sofisticati e sottili quanto incomprensibili come lontani dal senso comune.

Facciamo qualche esempio che così capisci meglio :

La Dc tentava di varare provvedimenti favorevoli alle classi lavoratrici ma, al tempo stesso escludendo i marxisti dal governo ?

Allora quei provvedimenti erano “insufficienti” e “lacunosi” perchè incapaci di incidere sulla “struttura”

( E tralasciamo per pietà Budapest ’57 o Praga ’68 dovuti a “fasi transitorie” di quello che non era un dispotismo, figuriamoci, ma solo, “al di là delle apparenze” il paradiso terrestre)

Vuoi un’altro esempio più vicino a noi ?

Berlusconi aumenta le pensioni minime ? L’espansione della spesa sociale ?

Beh, “non sono organicamente inserite in un quadro di crescita e di sviluppo”. “Non fanno parte di un vero disegno di rilancio della competitività e dei consumi”

Ovvio, no, e che ti credevi ?!

Quindi, caro Di Maio, non scoraggiarti, loro sono così, c’hanno sempre e solo le solite scimmie urlatrici nel cervello che gli danno quella bella “forma mentis” tutta loro.

Ma sai perchè lo fanno ?

Per sopravvivere, per evitare quei costi pricologici insostenibili che sarebbero ammettere di non aver mai capito un emerito cazzo nella vita.

Dai, di Maio, sii buono…ignorali…fallo per spirito di carità…poveretti….facciamoci una risata, va’ . 😀

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PS : MA SONO MALATI O NO ?
Ora, non pensiate che questo giochino retorico i luridi lo applichino solo con il povero Di Maio. Figuriamoci. Il “Mito della cornice” lo applicano sempre, in tutte le occasioni in cui sia necessario NON DARE ATTO DELLE CONCLUSIONI CHE SI TRAGGONO o che sia logico trarre, qualunque sia la “causa persa” alla quale, “i cosi” hanno deciso di dedicarsi.
Prendiamo il caso della Dottoressa Silvana De Mari , ad esempio.
Pensate che non lo applicheranno ?
Illusi che siete. Lo applicheranno eccome !
Anzi, già tutta l’accusa è basata solo su quello !!
Ma forse spiegato in un altro modo lo comprenderete ancor meglio.
Io, in realtà, quel concetto di “Mito della cornice”, lo conosco da decenni, anche se con un altro nome.
Imparai a conoscerlo alla fine degl’anni settanta grazie ad un libro dal titolo “LA NUOVA CENSURA” di Jean-François Revel dove si elencavano, in serie, le loro luridissime modalità per non dare mai “atto delle conclusioni che si traggono” da un discorso se questo gli era sfavorevole.
Ma questa è solo la conseguenza.
Come fanno, allora, per raggiungere questo scopo ?
Qual è l’equivalente de il “Mito della cornice”, ma detto ancor più semplicemente ?
Qual è “l’archetipo” di tutte le censure del cervello, come si evince anche dalla copertina di quel libro ?
Semplice :
SPOSTARE IL CENTRO DEL DISCORSO
Ecco perché siamo ripartiti dal caso della nostra carissima amica Silvana De Mari.
Pensate forse che c’era bisogno di un processo per stabilire se quello da lei affermato fosse vero o no ?
Le alternative erano solo due : o sì o no.
Ma in questo modo, loro, la loro “causa persa”, la perdevano di sicuro.
Allora ecco che, invece, “spostando il centro del discorso” tutto cambia :
Sta’ offendendo i gay ?
E’, la sua, una forma di discriminazione nei loro confronti ?
Che conseguenze depressive si affermerebbero, per i poverini, se venisse riconosciuto come vero quello che dice la Dottoressa ?
Questa donna odia forse i gay ?
La sua è “istigazione all’odio” di una minoranza perseguitata ?
E via di questo passo, signori.
NEBBIA, NEBBIA A IOSA.
Avete presente quelle macchine che creano la nebbia all’occorrenza quando si gira la scena di un film truce ?
Ecco, la stessa cosa…nebbia, solo nebbia, quintali di nebbia, nebbia a go-go !
E’ il loro principale metodo per affermare le loro “cause perse”.
E allora fate come faccio io quando parlo con quei “cosi”.
Avete presente il biliardo ?
Ecco.
Allora TENETE SEMPRE IL PALLINO e non fatevelo fregare.
Mai !!

IL MITO DELLA CORNICEultima modifica: 2018-07-23T04:01:30+02:00da allan11
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