LEVINAS…FREUD…JUNG

…qui non si tratta di etica e tanto meno di moralismo.
Si tratta di capire che la moralità non giunge come un tratto secondario ma è il sottofondo metafisico del tutto.
Il preliminare che da il senso all’insieme sia dell’Inconscio sia della Filosofia stessa tutta.

E’ la struttura più profonda della soggettività…come del resto il Desiderio stesso che ne è l’emblema.
Quel Desiderio, appunto, che dal Medesimo va’ verso l’Altro dove, in questo accordo, risiede il pre-onirico stesso come una sorta di sovrappiù di razionalità che va oltre lo scientifico e il semplice “buon senso”.
Ortigine nascosta di ciò che appare, si mostra, si fa notare, sembra ovvio.
Penetrazione delle fonti che si dirige verso un retroscena che non appare.
Alle origini di ciò che, nella vita di tutti i giorni, si considera come ovvio, ma indagato, come fa Lévinas, in modo Fenomenologico radicale.

In detto “sovrappiù di razionalità” ci accorgiamo, quindi, che sussiste qualcosa che non è opera nostra, ma bensì qualcosa che ci accade e che accogliere ci tocca adeguandoci ad essa.
“Non siamo padroni in casa nostra” diceva Freud.
“L’Infinito eccede il pensiero stesso” dice Lévinas
“Vocatus atque non vocatus Deus aderit” come Jung si fece scolpire sul portone di casa.

La relazione con l’assolutamente altro/Altro fa parte di noi, piaccia o non piaccia poiché “Chiamato o non chiamato Dio sarà presente”

https://www.comecucinarelanostravita.it/vocatus-atque-non-vocatus-deus-aderit-chiamato-o-non-chiamato-il-dio-sara-presente/

LEVINAS…FREUD…JUNGultima modifica: 2016-03-13T17:52:03+01:00da allan11
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