Apocalypse After

La collisione con l’iceberg era già avvenuta Piovuto dal cielo, questa volta. Vivevano nel tempo intermedio. Le leggi della vita erano state abolite e con loro le differenze. Solo quelle della natura restavano ora. Questo l’*unico pensiero*, degli stessi, condannati. Al di là del bene e del male, che in natura non sono, che l’eterno ritorno solo una sua disperata … Continua a leggere

163’641

Sapete chi era Enemon Kawaguki? A nessuno sceneggiatore sarà mai passata per la mente una storia come quella accaduta a quest’uomo. Se qualcuno dovesse pensare che la fortuna lo ha abbandonato, farebbe bene a pensare a Enemon Kawaguki.   Era un ingegnere della Mitsubishi, in una fabbrica di Hiroshima dedicata al settore della difesa durante la seconda guerra mondiale, e … Continua a leggere

Apocalypse Now

“Un tempo era l’hobby di filosofi della natura che si trastullavano con l’idea di catastrofi cosmiche e presso quella minoranza di cristiani che aspettavano ancor sempre la fine del mondo. Ma oggi noi, *parvenus* cosmici, gli usurpatori dell’Apocalisse, non è detto che useremo quella clemenza che avevano usato le potenze superiori, per benignità, per indifferenza o per cosa che fosse; … Continua a leggere

“Cattiva eternità”

E’ straordinario accorgersi di come si viva, inconsapevolmente, impregnati di una *teologia immanentista ipertrofica*, che ne fagocita qualunque trascendenza, da parte dei suoi ciechi fedeli nel *Progressivo* andare verso un indubitabile “Paradiso della tecnica”; guidati a ciò da pifferai *carismatici*, ora leader politici ora filosofici. Che poi fa il paio, contemporaneamente, con quella incredulità nella propria morte (Freud docet) che … Continua a leggere

Nietzsche si sbagliava…

…è morto ben prima il Diavolo di Dio !! Esattamente qualche decennio prima. Nell’ottusità *PROGRESSISTA* inaugurata dalla “Revolucion français”, tutt’ora imperante, come imperante è tutt’ora la “Banalità del male” , tale e quale dell’ubbidiente e stakanovista lavoratore tedesco del Reich, les hommes (cojjon’s) hanno perduto di vista la possibilità teleologica infernale perché..”le progres c’èst le progres”…e anche chi non ci … Continua a leggere

L’id-iota

L’imbecille è ciò di cui le società massificate promuovono in senso assoluto l’esistenza, cioè l’”individuo”, in quel senso più o meno etimologico indicato dalla parola greca _idiotes_. Internet funziona come un mezzo di *pubblicazione* invertito: esso non pubblicizza, cioè rende pubblico, ciò che pubblico non è (ovvero il “privato”, che il significato letterale dell’_idiotes_ greco), ma “idiotizza” il “pubblico”, cioè … Continua a leggere

Angeli dell’era industriale

 L’arte prodotta dalla nostra civiltà – proprio la civiltà che nel campo della pittura ha dissolto il dominio della raffiguratività (cioè del disegno) – è sempre *più* dipendente dal linguaggio. Detto in soldoni: perché uno scarabocchio su una tela, o la “performance” di un’artista contemporaneo, siano “arte”, è necessario che qualche critico ci abbia parlato sopra. E’ questo un esito … Continua a leggere

*Pensiero debole*

“La filosofia di un epoca è sempre quella della classe dominante” K. Marx   Die Gedanken der herrschenden Klasse sind in jeder Epoche die herrscenden Gedanken, d.h. die Klasse, welche die herrschenden materielle macht der Gesellschaft ist, ist zugleich ihre herrescenden geistige Macht. I pensieri della classe dominante sono in ogni epoca i pensieri dominanti, cioè la classe che è … Continua a leggere

Oprah & Sarah

Forse qualcuno non avrà capito bene a chi mi stavo riferendo, balbettandone il nome storpiato, quando nella intervista alla Zanzara di Cruciani inveivo contro i due “mostri”, “rospi”, “cancheri”, emblematici di quella genitorialità artificiale tecnico-scientifica che accomuna schiere di radical-chic, singles e omosessuali in cerca di figli a basso prezzo e che nomino Tecnogenitorialità; artefici in primis di quell’”oscenità” degli … Continua a leggere

L’Eco della Tecnica

Gli apparecchi, prima la radio e poi la televisione, togliendoci la parola, ci hanno trasformato in minorenni e subordinati. Le parole sono lentamente diventate qualcosa non più da proferire ma qualcosa che si sente soltanto; non qualcosa che si fa ma qualcosa che si riceve. Ecco che ciò determina quello che siamo diventati: esseri infantili nel significato etimologico del termine: … Continua a leggere