TEMPO

Tra un giornale e un libro passa la stessa differenza che c’è tra l’andare a puttane e sposarsi. Una botta secca e via o una “storia”, un racconto, una narrazione.

I giornali INFORMANO ma non *raccontano* nulla, non hanno un prima e un dopo ma solo news, gli atomi di tempo dell’informazione
Un tempo puntiforme e non lineare, senza genealogia né teleologia. Perfettamente inutile per capire come stanno le cose, le loro relazioni, dove stiamo andando.

Ogni giorno siamo inondati di informazioni che ci rimbambiscono soltanto con il loro *rumore* assordante, agli antipodi della melodia di un prima e un dopo *musicale*.

Il tempo autentico è solo quello di una “narrazione” che mette in relazione le cose e non questo solo funzionale ad “atomi di consumo” nutriti da questo tempo atomizzato dell’informazione che rende storditi ed esagitati mentecatti che corrono a perdifiato per sfuggire alla noia di una vita senza storia e senza miti, senza nessun “punto di gravità permanente”, senza legami, senza fedeltà e vincoli, verso questo simulacro di libertà obbligatoria, abbagliati da una vita che credono un bel sogno quando stanno solo dormendo un profondissimo sonno soporifero

Perché esser liberi non significa semplicemente essere privi di legami e vincoli. L’assenza di legami e di radici genera solo angoscia e rassegnazione a questo “fato” della tecnica senza limiti che NOI abbiamo prodotto e che NOI possiamo piegare al nostro servizio e non , invece, esserne servi infelici.

Ma per far questo bisogna sapersi fermare, sostare e pensare l’impensato in una nuova “narrazione” che irrida questa menzogna della “fine di tutte le narrazioni”, di “fine della storia” smettendo di “sputtanarci” il tempo in stronzate e news.

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TEMPOultima modifica: 2019-01-19T19:04:57+01:00da allan11
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