UN NUOVO RINASCIMENTO

Ora, per contro alle isteriche valutazioni che vanno per la maggiore quali “Populismo”, “Nuova Destra” o ancor peggio “Fascismo”, in realtà siamo di fronte ad un semplice cambiamento di paradigma politico da Democratico a Repubblicano.

Ovviamente qui non si intende “Repubblicano” in senso partitico ma nella sua valenza di continuità intellettuale nata con la polis greca e la repubblica romana, scaduta nel Medioevo e riapparsa nel Rinascimento fiorentino e ripresa da Montesquieu e Rousseau in Francia fino poi anche ai fondatori della repubblica americana.

Per altri versi possiamo cogliere la dicotomia di fondo di questi due modelli opposti nella loro espressione più elementare come LIQUIDITA’ per democrazia e VIRTU’ per repubblicanesimo.

Detto per inciso tutto ciò non ha nulla a che vedere con la “virtù” nel senso del cristianesimo che “Il vero cristiano – diceva Rousseau anticipando Nietzsche -è fatto per essere schiavo”
[ Il ché spiegherebbe bene anche la sua particolare attitudine alla “Govenance” catto-comunista che ha imperato fino a ieri nel suo esclusivo servilismo ai dettati della U.E. ]

Ma restando nello specifico si sottolineava il contrasto tra LIQUIDITA’ e VIRTU’ come ricaduta dei diversi stili che comportano l’approccio Democratico e quello Repubblicano alla vita e alla politica.

Considerando, a questo punto, allora, come il ritmo attuale di crescita della popolazione e il tentativo di esportare il livello di vita Occidentale nel resto del mondo che, sia pur fosse realizzabile in termini economici e politici, condurrebbe inevitabilmente al disastro ambientale.

Considerando come la circolazione globale dei servizi, dell’informazione e delle popolazioni ha solo allargato il divario tra ricchi e poveri determinando una emigrazione massiccia ad Occidente e che, i servizi medici, scolastici, gli organismi preposti all’ordine pubblico, la disponibilità di posti di lavoro sono conseguentemente inadeguati al compito di assimilare questo surplus di popolazione che ha portato.

Ora, quindi, a quello scontento generalizzato che ha portato quella tradizione DEMOCRATICO-PROGRESSISTA dominante fino a ieri , di derivazione Illuminista, ha fatto sì che si stia facendo sempre più strada in tutto detto Occidente, un complesso di idee di origine molto più antica che, come si era già detto, risale al Rinascimento e, ancor prima, alla antichità classica ; complesso di idee che criticano il PROGRESSISMO come una filosofia politica sempre meno capace di imporre agli egoismi particolari i LIMITI della dedizione al pubblico bene.

Ancora, in altri termini, quella opposizione tra LIQUIDITA’ e VIRTU’

Etica repubblicana, quindi, https://oltreilvuotorelativista.myblog.it/2018/07/27/etica-dellonore/ che pone l’accento sui doveri, e quindi molto più adeguata ai bisogni di oggi di quanto non lo sia la filosofia progressista dell’avido individualismo https://oltreilvuotorelativista.myblog.it/2018/08/12/fluidita-schizofrenica/

Virtù che non vuole affatto significare sacrificio di sé, come nella etica cristiana già detta, ma ALLARGAMENTO DELLA RAGIONE, come affermazione e realizzazione di sé.
La Virtù, nel contesto del repubblicanesimo, implica lo sviluppo più pieno delle capacità e potenzialità umane che una vita meschinamente dedita solamente alla ricerca della ricchezza e del benessere privato, che viene condannatas non in quanto etica egoica ma perché non fornisce all’uomo un campo sufficiente in cui eccellere e dispiegare a pieno il proprio autentico Desiderio.

Il repubblicanesimo condanna la tendenza alla autoaffermazione solo quando essa induce la tentazione di considerare più importante dell’eccellenza in se i vantaggi materiali che essa comporta; o di snaturare le regole di governo agendo solo in vista di un proprio immediato vantaggio, perché l’eccellenza è già premio a sé stessa.

L’etica repubblicana si basa anch’essa sulla competitività.
Ma tra gli ideali solo orizzontali del Progressismo e quelli VERTICALI del repubblicanesimo passa un abisso tutto di ordine psichico, quindi autenticamente umano, in grado di riempire quel vuoto esistenziale nell’animo delle persone lasciato dal “debolismo”, “relativismo”, “nichilismo” che, quel sistema ha solo, miseramente saputo realizzare.

Troppo poco per tutti, oramai.

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PS : Massimo Cacciari “.. rovesciando l’ideologia della società liquida…”

UN NUOVO RINASCIMENTOultima modifica: 2018-09-08T12:05:48+02:00da allan11
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