Le principali parole del gergo metafisico possono essere proficuamente sostituite da altre quali :
DIO/VERITA’ con QUALITA’
BENE con ECCELLENZA (Aretè)
AMORE con CURA
Con questo nuovo gergo è possibile depurare la metafisica delle sue astrazioni e renderla ESPERIENZA quotidiana per contro a quel solo “Regno della quantità” caratterizzato dalla sola sociolatria postmoderna e la sua “Metafisica del nulla” funzionale a quella “profanazione del Sacro” in nome della “divinizzazione del profano”, nella fattispecie le *merci*, che di questo vuoto puramente tecno-scientifico solo biologico, che altro non è che l’appannaggio degli interessi capitalistici, , ha fatto l’unico criterio di Verità, nella miseria di una esistenza sociale asservita alle logiche mercantili di quel “progressismo” ideologico privo di ogni valore e a cui nichilismo e relativismo sono necessari come l’aria per poter sopravvivere e continuare a prosperare in questo clima pre-relazionale quanto astratto, irreale e incorporeo.
Per questa ragione il capitalismo non tollera la verità e non sopporta l’universalità della metafisica. La verità e l’universalità impongono riflessioni sulla bontà delle cose.
La verità giudica e pretende oltre il puramente e solo biologico della condizione umana, ed è “valida per tutti” e non frutto di opinioni relative tutte “ugualmente valide”.
Perché QUALITA’, ECCELLENZA, CURA sono VALORI il cui aspetti veritativi sono inconfutabili nonché immediatamente percepibili nella propria quotidiana esperienza esistenziale.
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