GENITORIALITA’ BIOLOGICA & PSICHICA

E’ di moda scinderle la genitorialità, come una miriade di altre cose relative al sesso, famiglia, procreazione, eccetera.
Non ci sarebbe poi neppure bisogno di andare tanto lontano per osservare le miriadi di patologie delle famiglie normali ricercandole nello studio di uno psichiatra quando basta guardare in tv la demenza dei Rich Kids per rendersene conto.
Il vuoto umano conseguente al Postmoderno è sotto gli occhi di tutti e coinvolge ormai tutti, dai più sfortunati ai più ricchi.
Un modello esistenziale piatto come non mai ha i suoi effetti deleteri su di tutti, chi più chi meno.
Ciò non toglie che la patologia dell’omogenitorialità venga attenuata solo per questo.
A propria discolpa si citano eteree miriadi di ricerche che attesterebbero, inconfutabilmente, di come serissimi studi scientifici ne attestino non solo l’innocuità ma altresì le virtù.
Certo tutto ciò può colpire chi è digiuno in materia, ma basterebbe anche solo accorgersi della gratuità della derubricazione dell’omosessualità stessa per sospettare di che tipo di “scientificità” si tratti.
Solo di uno *scientismo*, in realtà, declinato tutto sul cognitivo, il pensiero, e la sua derivazione visivo-comportamentale-sociologica.
Una psicologia, in altri termini, che nega qualunque interiorità e quel dialogo con se stessi e le proprie emozioni che si manifesta nel SENTIRE e non solo nel *Pensare*
Cosa *sentano* questi bambini non viene indagato.
La Psicologia, disastrata com’è, non è neppure sfiorata dal rivolgere la sua attenzione agli stati più profondi della personalità galleggiando e surfeggiando solo sulla cresta dell’onda in superficie.
Cosa “sentano” questi bambini è altresì molto facile immaginarlo.
L’assenza di uno dei loro genitori e, nei casi più dolorosi, della propria madre.
Ma senza poterlo dire perché chiunque ricorderà benissimo che la stessa cosa succedeva anche a noi quando eravamo piccoli e, per non disgustare nessuno dei due, se ci veniva chiesto chi amavamo di più tra il babbo e la mamma rispondevamo immancabilmente “Tutti e due uguale !!”.
Che era tutto fuorché vero visto che la preferenza per la madre era talmente sovrabbondante che mai l’avrebbe dovuto saperlo nostro padre che ne sarebbe risultato mortificato.
Ora, se sapevamo mentire così bene noi da piccolissimi, perché loro dovrebbero dire il vero al primo sconosciuto psicologo di passaggio ?
Ammesso e non concesso che detto psicologo decidesse casomai di immergersi in acque più profonde che il bagnasciuga.
Cosa che per disciplina scientista impartita dagli ordini professionali stessi non è neppure contemplata e, casomai, osteggiata solamente.
Quindi, cari miei, quando sentite parlare delle strabilianti prove scientifiche sulla innocuità dell’omogenitorialità, ed anzi, “La gande bellezza” che contiene, beh, sappiate che è solo un film, appunto. Solo una favola. Una soltanto della miriade di favole di cui è solo infarcito questo infame Postmoderno.
Bye Bye