LA CULTURA DELLA MORTE

Nella fattispecie *femminista* il *’68 pensiero* è sopravissuto e sopravvive tutt’ora sugli stessi parametri decostruttivi della società cosiddetta “borghese”.
Borghesia che manteneva, altresì, parametri universali di *Bene comune*.
Ora prevale, invece, il solo “bene particolare” propugnato da una sorta di *Casta degli Eletti”, analoghi per struttura psichica a quelli di *Geova*, che propugnano il “verbo” della giustizia per contro quella degli *Intoccabili* zotici e ignoranti.
Ora, distogliere i primi da questo loro *delirio lucido* non è cosa da poco stante l’*impermeabilità* di detta malattia mentale seppur collettiva.
La si evince, altresì, detta impermeabilità, dall’evitamento di costoro di qualunque sfida o confronto intellettuale sempre scansato con l’ausilio di slogan all’uopo : omofobo, fascista, sessista eccetera.
Tutte categorie atte solo all’evitare il confronto con gli “intoccabili” che si evitano soltanto come i folli evitano gli psichiatri.
L’unico loro scopo è il perseguimento del Potere politico con tutti, nell’incapacità conclamata di raggiungere quello economico stante la loro insufficiente intelligenza,
Ecco, però, che quando subiscono battute di arresto come la Brexit o Trump, si avvitano su sé stessi e non gli rimane altro che arrampicarsi sugli specchi con arzigogolate analisi infarcite solo di odio e di disprezzo che avrebbero, altresì, l’ambizione di spiegare il tutto seppur non se ne sian colte le tracce del suo sorgere neanche di striscio.
Il tutto infarcito, poi, di generiche prospettive catastrofiste inenarrabili senza il benché minimo riscontro logico se non sulla base dei loro castelli in aria su basi *costruttivistiche* prive del benché minimo terreno che faccia da basi solide e razionali ai loro solo stolidi sragionamenti.
Solo astrazioni sempre più aeree.
Solo stormi di “icari” che ad ogni crollo si rialzano sempre più “suonati” ma pronti a rilanciarsi nell’empireo della propria ottusità sempre più eterea..
Non c’è prova che gli faccia sorgere alcun dubbio.
Si parlano esclusivamente tra di loro comprendendosi e/o compiangendosi solamente..
In un profluvio di sola emotività compulsiva scambiata per sentimento, come maestri già sono nello scambiare compulsivita sessuale per “Love”.
Isterismi uterini delle loro vestali scambiate per femminilità.
Analità per le nuove frontiere del sesso.
Dissociazione mentale per una nuova umanità regredita al polimorfismo.
Animalismo e pet-therapy in sostituzione della procreazione.
Il tutto amalgamato con dosi industriali di odio e di rancore metodicamente proiettato, espulso e declinato sempre e solo fuori di loro, in una inconsapevolezza psichica paurosa.
Una inconsapevolezza mastodontica della propria realtà interiore oscena, delirante, folle.
Chi sarà mai in grado di guarire una massa così sterminata di folli ?
Perché di follia si tratta e non di altro.
Una follia *lucida*, apparentemente razionale, cioè, come appunto quella degli psicotici.
Serial-killer potenziali.
Gente che gioca con la morte e non se ne accorge neppure.
Una *cultura della morte* sempre più cospicua, sempre più pervasiva.
Sì, è vero, con Trump hanno vinto gli *intoccabili* zotici e ignoranti.
Sì, quelli senza *cultura*.
Sì, quelli senza la vostra “cultura della morte” solamente !!

WITCHES
Le donne hanno veramente sbriciolato i maroni a livelli cosmici.
E’ necessario, quanto prima, un drastico ridimensionamento del loro ruolo.
Non se ne può veramente più di questo branco di isteriche sparse dappertutto.
La Cultura contemporanea è completamente subissata da questa loro categoria del *sessismo* a cui seguono tutte le altre che si coagulano, infine, in quel politically correct la cui genesi è tutta al femminile/femminismo.
Dalla A alla Z.
Non si capisce nulla del presente se non si risale al “secondo” femminismo inaugurato all’inizio degl’anni ’70.
La femminilizizzazione della società Occidentale è plateale.
La “morte del Padre” il suo frutto velenoso più evidente.
L’emotivismo, il sentimentalismo, il buonismo solo alcuni dei sintomi conseguenti di questa patologia mentale dilagante.
La cultura contemporanea è ossessionata dall’identità politica.
“Ogni forma e genere, sia alto o basso, visivo, letterario o delle arti dello spettacolo, oggi è ossessionato con la politica di razza, genere e sessualità”.
C’è chi come Emma Rice che sta riscrivendo Shakespeare.
Tra le sue regole: “Tutte le produzioni devono caratterizzare dalla parità di sesso tra gli attori”.
O come l’artista multimediale Sidsel Meineche Hansen che “esplorare la sovrapposizione tra i soggetti nella vita reale e gli oggetti della realtà virtuale attraverso il genere binario”.
Un festival del cinema presso l’Institute of Contemporary Arts è stato dedicato a “temi dell’identità sociale e politica”.
Il discorso di un artista al South London Gallery è stato dedicato all’esplorazione “di danza e identità politica”.
L’atmosfera ideologica del mondo dell’arte e della cultura è così fitta e pervasiva che chi è dentro non si rende nemmeno conto dell’aria che respiriamo.
Questo stato di cose dovrebbe allarmare chiunque abbia a cuore il futuro della civiltà liberale. Le società libere hanno bisogno di un’arte e una cultura che aspiri a intramontabili ideali come la verità e la bellezza.
Quando tutta la cultura è ridotta a identità di gruppo e risentimento, la tirannia è dietro l’angolo.

FEMMINICIDIO V/S FEMMINISMO
Che miriade di puttanate si ascoltano, ogni giorno, su questo argomento. Puttanate megagalattiche, banali, patetiche, inutili, lacrimevoli, sciocche, fastidiose nella loro abissale noiosità.
Il paradosso è che l’implicita violenza del matriarcato ricade proprio sulle donne stesse.
Il patriarcato con la sua legge del padre, celeste prima che terreno, ha sempre avuto nel religioso l’antidoto alla violenza di qualunque genere si trattasse. Ma il sacro, oggi, è visto, al contrario, come un impedimento alla liberazione femminile. Anzi, lo si ritiene pressoché il suo nemico principale. Tutta l’attuale “liberazione” della donna si è attuato in nome di una violenza inaudita sui più deboli come se niente fosse. E invece questa violenza ha proprio una ricaduta sulle donne stesse.
Non puoi avere, cara donnicciuola, tu il diritto di uccidere ma non di essere uccisa.
Il femminismo ha solo aperto un vaso di Pandora che sta’ ammazzando voi stesse.
Ma siete troppo coglione per capirlo. Cazzi vostri !!
Avete voluto la bicicletta ? Mo’ pedalate….

NELL’ABOLIZIONE DEGLI UNIVERSALI
decostruiti in nome dei Diritti individuali
(donne, gay eccetera)
ci si è dimenticati del fatto che negli universali erano contenuti antidoti alla violenza che invece nella pretesa dei Diritti non solo non ci sono, ma che anzi viene esaltata nella loro “volontà di potenza” senza freni.

PRIMO & SECONDO FEMMINISMO
Il primo femminismo è stata una ventata di giustizia.
Il secondo una ventata di merda che non ti dico !!

LA GRANDE RIMOZIONE
Ma nessuno prende neppure in considerazione la responsabilità del femminismo nella genesi stessa della violenza ?
Il mito della bontà femminile è a prescindere ?
Tutte solo “vergini cuccia” ?
Ma nessuno si accorge come dietro l’abolizione della natura il femminismo ricorra solo alla forza per rimodellare gli esseri umani al fine ideologico di raggiungere la loro giustizia astratta ?
Nessuno vede che i loro programmi educativi per le scuole sono analoghi a quelli dei mullah dell’Arabia Saudita ?
Ma Sorrentino, dopo “La grande bellezza” e “The Young Pope” farà finalmente anche “La grande isteria ” ?

SESSO & DROGA
La liberazione sessuale, inaugurata da quella *isteroctomia* femminista, http://oltreilvuotorelativista.myblog.it/…/11/15/isterecto…/ grazie a pillola, aborto & company, ha chiuso le porte a quell’Altro da sé riducendo a solo esercizio ginnico detta sessualità “libera e bella”.
Ma di questa esclusione non si può vivere, che ci abita e ci supera, ed ecco allora la contemporanea comparsa delle droghe sullo scenario occidentale, come surrogato di quel bisogno di estasi mistica che solo l’amore romantico dava.
Il mondo della droga ti rinchiude in una gabbia di cristallo da cui solo il bacio di qualche “principe o principessa” può liberarti.
Un incantesimo che solo se l’hai vissuto puoi comprenderlo.
Come puoi comprendere lo sbattere ossessivo contro quel “soffitto di cristallo” oltre il quale puoi vedere la vera vita ma che a te è preclusa.
A quel punto hai solo due strade : o torni suoi tuoi passi o ti vai a schiantare contro quel cristallo.
Ecco allora che se, con un colpo di reni saprai uscirne, quell’Altro da te tornerà a vivere, poiché solo in una relazione pulita e non alterata può risorgere.
E così ritroverai quell’estasi che solo ti può dare il tuo Inconscio, quell’Altro, appunto, carpito da quella “divina creatura” tale proprio e solo perché non sei tu che lo decidi, che con la volontà non ci puoi fare nulla e sei trascinato nuovamente in quel paradiso ora non più artificiale ma reale e concreto.
Ma tutto questo è troppo difficile da capire per l’ottusità dilagante che ancora domina questo mondo.
Siamo abitati da un Desiderio infinito di infinito.
Possiamo avvicinarcisi drogandoci o donandoci.
Chi non lo capisce…Amen.
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LA CULTURA DELLA MORTEultima modifica: 2016-11-21T16:12:44+01:00da allan11
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