QUEST’ “EPOCA DI EICHMANN”

Questa nostra “Epoca nucleare”, incorniciata nella curiosa assonanza tra Enola gay di ieri e quei Gay pride di oggi con annessa mercificazione infantile, ha nel linguaggio “politically correct” la sua cinica linfa vitale . Questo linguaggio/pensiero non è altro , infatti, che, stante il perpetuarsi del bando delle coscienze inauguratosi a Hiroshima e Nagasaki, il “gergo” sintomatico necessario a questa follia per sostituire tutti i vocaboli che designavano, un tempo, il bene e ilmale . Ora invece, con queste parole *moralmente neutre*, si esime solo la coscienza dalla responsabilità.

Esattamente come Eichmann si esentò, al processo di Norimberga, da qualunque responsabilità sui suoi crimini adducendo solo la “correttezza” dell’esecuzione scrupolosa delle proprie funzioni, così oggi queste espressioni ci esentano dal mobilitare le nostre coscienze e dall’assumerci la responsabilità diretta di ciò che facciamo.

Il riferimento a Enola gay, poi, non è affatto casuale, trovandosi proprio nel gergo militare la sua genesi, dove è d’uso comune, infatti, travestire con parole neutre come “job” o addirittura dai richiami religiosi come “mission”, azioni semplicemente criminali.

“La sola cosa che si cercò di inculcare negli aviatori prima che partissero per la loro “missione” fu una espressione di orgoglio e di vanità: poichè, anticipando gli eventi erano già chiamati “Victory Boys”, e con questo nome sorvolarono il Pacifico per eseguire il loro orrendo “job”.”

Quindi, che bisogno c’è di instaurare una dittatura militare passando dall’esterno ? E’ sufficiente passare dall’interno della mediocrazia imperante delle coscienze come è ora !!

Viviamo quindi, qui e adesso, in una regime militare molto sofisticata dove, il dire “corretto”, impedisce, a priori, di dire quel male che la sorregge, con, perdipiù, un *papato donabbondiano* che, vigliaccamente, sussurra, soltanto, la verità, facendone poi ricadere, vittimisticamente, sui mass-media, la colpa del “matrimonio” sempre ritardato con la propria coscienza, spacciando,perdipiù, tutto ciò per carità e misericordia cristiana.

Ma il non denunciare Don Rodrigo per vigliaccheria è solo vergognoso e per nulla cristiano, qualunque sia il prezzo da pagare !

PS: Io ho solo Benedetto XVI°. Che nessuno si azzardi di parlarmi di nessun altro che io vi plonko, vi cancello, vi radio io, questa volta, dal mio profilo, che di esseri “tossici” come quest’altro microbico papocchio non ne voglio mai più sentirne mezza…che se… quando moriremo, dovunque andremo e “ci accorgeremo di esserci sempre stati”, allora io voglio il Paradiso e non questo *LIMBO degli inconsapevoli*.

QUEST’ “EPOCA DI EICHMANN”ultima modifica: 2016-09-01T17:23:32+02:00da allan11
Reposta per primo quest’articolo