La manipolazione dell’uomo procede come una fornitura a domicilio che non si distingue in nulla da quella del gas o dell’elettricità.
Gli avvenimenti “reali” vengono a noi, non siamo noi ad andare verso di loro.
O, perlomeno, quelli che vengono scelti, depurati e preparati per noi come “realtà” o surrogati di questa.
Che il mondo venga all’uomo, come la montagna a Maometto, è l’operazione davvero sconvolgente compiuta da radio e televisione in tutti questi decenni e decenni fino al prevalere odierno della virtualità su tutto il resto.
Ora, quindi, come consumatori di detti strumenti tecnici, il mondo non si presenta più come mondo esterno, ma, lentamente, è diventato così potente da impossessarsi delle nostre interiorità stesse. : l’esterno si è trasportato nell’interno !
Quelle “rappresentazioni”, di schopenhaueriana memoria, ora, in questa forma suadente e familisticamente edulcorata delle immagine, sono diventate “la mia stessa” rappresentazione del mondo.
Anzi, ancor più precisamente, se l'”immagine” da cui siamo posseduti non corrisponde, essendo di primaria importanza la sua “realtà” su tutto il resto, dovremo trasformarci in essa.
In fondo che importanza ha quella scatola di plastica rispetto ai programmi che contiene ?
Il “programma” è la “realtà” !
Il contenitore, tv o corpo che sia, si cambiano.
Siamo oramai diventati dei cloni della tv, ma che camminano.
E’ questa vittoria del mondo esterno su quello interiore che la psicologia ufficiale oggi convalida, sostiene, avvalora.
Se vi resisti sei un ignobile e retrogrado *introverso* mentre, viceversa, le sue malleabili vittime *estroversi* evoluti.
Ma non è forse giustificato che gli psicologi di questo uomo già falsificato di suo, di questo robot, in altri termini, ne studino i suoi ingranaggi invece della psiche ?
E non sono giustificate le loro falsità dato che l’uomo che trattano è appunto, già, l’uomo nella sua falsità ?
Cosa c’è di strano a parte lo smarrimento dell’Anima ?