Il pensiero della seconda metà del Novecento, quando non ha imboccato la via
che conduce all’affossamento della vocazione ontologica della filosofia e
del tema della trascendenza, ha cercato VIE NUOVE, che mettessero a frutto,
e magari radicalizzassero, la critica heideggeriana alla metafisica ontica.
In questa direzione va l’idea di una metafisica del desiderio, che indica
una direzione di ricerca assai promettente per almeno due ragioni:
in primo luogo perchè individua un luogo previlegiato di accesso alla
trascendenza,
e in secondo luogo perchè induce a rivisitare e a valorizzare momenti della
storia della filosofia, nei quali la tematica del desiderio ha, in modo più
o meno sotterraneo, ha agito significativamente, e dai quali si possono
trarre suggerimenti per NUOVI svolgimenti della metafisica
Qui la psicoanalisi intreccia e sorregge la riflessione filosofica essendo
essa ad aver contribuito più di ogni altra disciplina, ed aver portato il
tema del desideio al centro della visione dell’uomo, tanto che è diventato
impossibile oggi parlare di desiderio senza tenere conto dei suoi contributi
alla comprensione del fenomeno.