HOUELLEBECQ

MICHEL HOUELLEBECQ

“Nessun romanziere, fino a Houellebecq, aveva intuito così bene l’essenza del capitalismo, basato sull’incertezza e sull’angoscia.”….”un terrore largamente legato all’incertezza che fa regnare: incertezza sul lavoro (rischio di disoccupazione) e sulla ricompensa del lavoro, il consumo (obsolescenza degli oggetti)….. “I personaggi di Houellebecq vivono questa interiorizzazione della paura….il terrore che il cambiamento perpetuo fa vivere ai subalterni…”…. “non c’è nulla di più triviale, antipoetico dell’economia. L’economia riduce le mille e una dimensioni poetiche della vita a due dimensioni: il denaro in ascissa, la razionalità in ordinata.”

“Perché i suoi romanzi riscuotono un tal successo? Perché è il primo ad aver messo in musica con tanto talento questa guerra. “Il capitalismo è per sua stessa natura uno stato di guerra permanente, una lotta perenne che non può mai avere fine.” Se la sofferenza dei protagonisti di Dostoevskij è legata alla morte di Dio, quella dei protagonisti di Houellebecq nasce dalla violenza perpetua del mercato.”

“Rifiutiamo l’ideologia liberale perché è incapace di dare un senso, una strada alla riconciliazione dell’individuo col suo simile in una comunità che si potrebbe definire umana.”…”Poiché la morale dell’ideologia liberale è il contrario: sii egoista e crudele. Domina e uccidi il prossimo tuo. Abusane. Freud aveva scritto esattamente la stessa cosa nel Disagio della civiltà.”…”Ormai dovrete battervi per sopravvivere, preda o squalo in mezzo agli squali.” …

“Che la società – sarebbe meglio dire l’umanità – muoia di economia”

SUGLI ADOLESCENTI DELINQUENTI

“”Ciò maschera quanto si nasconde veramente in fondo a simili atti: i problemi sociali, la debolezza dei genitori, la droga; e il volto di una società che dà alla gente la sensazione di essere senza valore.”
― da “Cahier”

L’INCONSCIO NON E’ NICHILISTA

Paradossalmente alla *ragione oggettiva* si giunge ormai solo dalla più assoluta e profonda *ragione soggettiva* che ti guida al superamento dell’alienazione tra gli alienati del *soggettivismo strumentale e calcolante* della *ragione eclissata* contemporanea attraverso il filo rosso sotterraneo dell’Inconscio dove *il fine*, *il senso*, il piacere, la libertà e la conciliazione del *Sé* con la propria realtà non camuffata restano immutati nella pienezza e la concretezza della singolarità autentica emancipata dalla “Estensione del dominio della lotta”.

L’IDIOZIA DECLINATA AL FEMMINILE

La scia postmoderna della progressiva categorizzazione di genere non fanno altro che dividere le soggettività in sottoinsiemi che tendono sempre più all’individualismo (gender fluid, queer, etc.), invece che unire in una lotta comune.

Per questo le battaglie del femminismo contemporaneo sono fuorvianti e improduttive: perché dimentica la lotta di classe e non considera i rapporti di forza nel sistema internazionale; perché strillando su depilazioni, questioni di genere e libertà di acconciare il proprio corpo, si finisce per condannare ogni essere umano per il solo fatto di non possedere una vagina, relegando il femminismo ad una dimensione settaria e parcellizzata.

https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/societa/femminismo-contemporaneo-non-una-di-meno/

HOUELLEBECQultima modifica: 2020-05-06T17:40:59+02:00da allan11
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