LIVING IN A MATRIARCHAL WORLD

Viviamo in un mondo MATRIARCALE CULTURALMENTE e patriarcale economicamente.
Questa commistione, funzionale come non mai al neo-capitalismo deregolarizzato, si è inaugurata nel ’68.

http://www.apokalypsis.it/neo-matriarcato/

A ciò si accompagna, conseguentemente, il dilagare dell’EMOTIVISMO a scapito di qualsivoglia Logica.
Un emotivismo RISENTITO, vittimista, ossessionato dal multiculturalismo e dalla sola “Sociolatria” in chiave esclusivamente politicisizzata, materialista, per contro ad una assenza, o per meglio dire un rifiuto, di qualsiasi Logica che a piccoli passi si avvicini, ermeneuticamente, ad una qualunque Verità per quanto interamente irraggiungibile.
Resta solo quella del “metodo” “scientista” che, in questa commistione con la politica, ha perso qualunque parvenza benché minima di Verità per il solo “utilitarismo” purché politicamente corretto.

L’IMPULSIVITA’ la fa da padrona.
L’hic et nunc del SELFIE il suo emblema.
Un eterno presente maniacale senza nessun passato né futuro.

La TRADIZIONE degradata a sola manifestazione di “genere”, ultima spiaggia di quel femminismo d’arrembaggio iniziato allora e che prosegue a tutt’oggi, immune dal crollo degli idealismi del secolo scorso sui quale era nata e cresciuta e di cui rimane l’ultima incarnazione o, per meglio dire, DISINCARNAZIONE.
“La mente prevale sul corpo” è infatti uno degli ultimi deliri giuridici sorti sulla scia di questo neo-matriarcato culturale, emotivista, post-femminista, vittimisticamente risentito e multiculturalista che, dalla *binarietà di genere* ha solo deragliato in “50 sfumature di sesso”.

In questa MEDIOCRAZIA , dove il merito è assurto a fonte di discriminazione e, come tale, osteggiato dal sindacato di turno, l’UGUAGLIANZA ha assunto i connotati solo tipicamente MATERNO-INCONDIZIONATO tale da generare ora schiere di *bamboccioni*, ora quelle di una omosessualità più spesso manifesta che latente, essendo solo questo il frutto di tale FEMMINILIZIZZAZIONE dilagante.

In questo contesto, la RIVOLUZIONE DIGITALE di Internet, che permetterebbe a chiunque di accedere ed usufruire, in qualunque parte del mondo, al più mastodontico strumento culturale mai esistito sulla terra, è, in detto contesto di una “generazione né né”, solo lo specchio del proprio narcisismo ipertrofico e, come tale, solo strumento di caccia ai follower dei propri egolatri SELFIE e niente più, dove cioè l’immagine ha sostituito qualunque contenuto, primo fra tutti di ordine PSICHICO.

Ovvia conseguenza di questa “MORTE DEL PADRE” di origine neo-matriarcale, che lascia solo lo spazio dell’IMMAGINARIO dove dovrebbe subentrare quello SIMBOLICO, ma che solo il padre è in grado di inaugurare.
Un *Aut aut*, già detto da Kierkegaard ben prima che in Lacan, tra stadio ESTETICO e stadio ETICO, da cui si evince che l’impossibilità attuale di detta eticità non è frutto di evoluzione post-moderna, ma solo involuzione dei tempi in questa “DECADENCE” dell’Occidente tutto, le cui cause e radici sono semplicissime da decifrare quanto difficili da superare in quanto vera e propria *nevrosi di massa* solamente, da cui nessun politico potrà trarci in salvo poiché proprio loro parte integrante e apice di detta patologia collettiva.

L’onda cosiddetta “populista” potrebbe caratterizzarsi per l’inversione di questa deriva, ma il mondo “politicall correct” nasconde una tale carica di ODIO sotto le mentite spoglie del “Love is love”, che sarà molto difficile invertire questa direzione verso il naufragio sugli scogli di una moderna tirannia opportunamente mascherata “huxleyanamente”, con la complicità dei mass-media tutti asserviti come sono alla oligarchia finanziaria a cui, questa situazione , fa buon gioco.

LIVING IN A MATRIARCHAL WORLDultima modifica: 2016-12-26T15:51:32+01:00da allan11
Reposta per primo quest’articolo