RIDUZIONISMO NICHILISTA

DALLA RIDUZIONE NICHILISTA AL NARCISISMO DELL’IMMAGINE
ovvero come si arriva dal “Pensiero unico” alla “Società dell’immagine”

“Il mondo nihilistico è per sua essenza un mondo ridotto e che sempre più si va riducendo, ciò che corrisponde necessariamente a un movimento verso il punto zero (…). La riduzione può essere spaziale, spirituale, psichica; può riguardare il bello, il buono, il vero, l’economia, la salute, la politica – ma in definitiva sarà sempre avvertita come uno svanimento. Tra i sintomi che esso presenta, il più vistoso consiste nel “tratto della riduzione”:
J. Evola

“Poi, nel ventesimo secolo, il moto si accelera notevolmente. I libri si fanno più brevi e sbrigativi. Riassunti. Scelte. Digesti. Giornali tutti titoli e notizie, le notizie praticamente riassunte nei titoli. Tutto viene ridotto a pastone, a trova sensazionale, a finale esplosivo.
“Finale esplosivo” e Mildread annuì, approvandolo.
“Le opere dei classici ridotte così da poter essere contenute in quindici minuti di programma radiofonico, poi riassunte ancora in modo da stare in una colonna a stampa, con il tempo di lettura non superiore ai due minuti; per ridursi alla fine a un riassuntino di non più di dieci, dodici righe di dizionario. Ma eran molti coloro presso i quali la conoscenza di Amleto (tu conosci certamente questo titolo, Montag) si riduceva al “condensato” d’una pagina in un volume che proclamava : “Ora potrete leggere finalmente tutti i classici. Non siete inferiori al vostro collega d’ufficio!” Capisci ? Dalla *nursey* all’Università e da questa di nuovo alla *nursey*.
Questo è l’andamento intellettuale degl’ultimi secoli.
Ray Bradbury – Fahrenhait 451 – p.59

PENSIERO UNICO

Il mondo nihilistico afferma di avere liberato l’uomo dalle ideologie e dai vincoli morali legati ai sistemi di valore antichi e proclama la propria ‘neutralità’ rispetto ad ogni pensiero, dicendosi anzi fautore della libera espressione, ma esso in realtà nega surrettiziamente ogni vero pluralismo delle idee fondato sulle differenti radici dell’animo umano, sulle visioni del mondo necessariamente agòniche, antitetiche o elettivamente affini

LA RIDUZIONE SOCIOLOGICA

“E’ oggi necessario, tuttavia, iniziare a dibattere se il processo sociale sia un fondamento e quello psichico un epifenomeno o, all’inverso, l’evento psichico un fondamento e quello sociale una delle sue forme espressive.
LA CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA E’ PREPSICOLOGICA., le conoscenze della psicologia del profondo erano ancora sconosciute ai fondatori della conoscenza sociologica del mondo, e tali sono rimaste in lunga parte sino ad oggi per i sociologi.. Il porre in rapporto ogni ideologia con i suoi fondamenti nella natura umana è una delle acquisizioni inalienabili del nostro tempo, ma la vera riduzione deve avvenire anche in base alla realtà psichica inconscia, e non soltanto in base a una realtà ESTERIORE , la quale peraltro costituisce già in misura elevata una espressione della psiche umana. Vi è una enorme quantità di dati attestanti che le impronte decisive della psiche primitiva, della religione, dell’arte (fiabe, miti, credenze magiche, rituali, reperti archeologici e paleontnologici ecc…ndr) , così come l’ordinamento sociale, sono espressione simbolica di percorsi inconsci. Con la psicoanalisi Freud ha ricondotto tali forme espressive alla psiche umana : il suo tentativo, benché insufficiente, è stato determinante. Ma come le scienze sociali procedono dal gruppo e non dalla successiva struttura sociale degli individui, così anche la psicologia del profondo deve procedere a partire dalla PSICHE COLLETTIVA INCONSCIA e non dalla situazione cosciente dell’uomo moderno, dalla sua *costellazione familiare* e dal suo inconscio personale.
Erich Neumann – “La grande madre” – Astrolabio – pag : 268/9

https://it.wikipedia.org/wiki/Inconscio_collettivo

RIDUZIONISMO NICHILISTAultima modifica: 2016-12-12T15:26:26+01:00da allan11
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