Mi si è chiesto di provare a spiegare come non deve essere una famiglia per non risultare patologica.
L’esempio più semplice ma al tempo stesso profondo lo si può trovare in un bellissimo romanzo di C.S. Lewis “Il grande divorzio” che ha come sottotitolo “Un sogno”, che già, capite bene, da detto sottotitolo mi predispone quantomeno molto bene alla sua lettura.
E’ la storia delle gite mensili che dall’Inferno partono per far visita, in Paradiso, ai propri congiunti che là risiedono e, volendo, la’ restare se aggrada.
Che non è Dio a deciderne la collocazione ma solo loro stessi.
Ma tutti ritornano all’Inferno, per una ragione o per l’altra, perchè li aggrada di più quello.
Ora, per rispondere alla domanda postami, parleremo specificatamente di uno dei molti episodi dove una madre va’, appunto, ad incontrare il proprio figlio in Paradiso.
Lei che soggiorna all’Inferno.
Apparentemente strano e paradossale che ci si aspetterebbe più frequentemente l’opposto.
Ma ben presto si capirà il perché.
Detta madre, una volta arrivata in Paradiso, già da subito si indigna che il proprio figlio non le sia venuto incontro per accoglierla al capolinea.
Ma poi non solo !
Pare, addirittura, che per incontrarlo dovrà essere lei ad andargli incontro.
Inconcepibile !!
Al ché, offesa più che mai, decide di ritornare immediatamente indietro al suo caro Inferno che oltre non avrebbe atteso.
Qual é la morale di questo episodio :
Non basta essere la madre per, di Diritto, esigere la sottomissione adulante del figlio, come lei avrebbe voluto, ma bisogna saperselo guadagnare detto amore.
Lei, invece, narcisista com’era, lo pretendeva per il solo fatto di esserne la madre.
Ma non è così che funziona.
Così è per coloro che, chiusi nel proprio Io ipertrofico, poi potranno trovare solo nell’Inferno quella collocazione solitaria che tanto li aggrada.
In paradiso piace stare solo a coloro che amano stare in compagnia.
E io, vi dico la verità, è proprio così che la penso.
Qualcuno, di cui non ricordo il nome, più o meno disse così :
“Quando c’arriveremo, nell’al di là, ci accorgeremo di esserci sempre stati !”
Sì, perché, non sarà altro che ritrovarci dove siamo già ora, anche se, per adesso, solo con la nostra Anima.