Capitalismo edipico & omosessualità

La Sinistra in questo perverso gioco di specchi e di osmosi ha smarrito completamente i propri fondamenti, un processo avviatosi con il Sessantotto e che ha portato «all’odierna condizione paradossale in cui il diritto allo spinello, al sesso libero e al matrimonio omosessuale viene concepito come maggiormente emancipativo rispetto a ogni presa di posizione contro i crimini che il mercato non smette di perpetrare impunemente, contro gli stermini coloniali e contro le guerre che continuano a essere presentate ipocritamente come missioni di pace». Fino alla situazione, solo apparentemente paradossale, che vede oggi la destra appropriarsi degli stilemi della sinistra e questa a rincorrerne i temi. «Il principio dell’odierno capitalismo postborghese è pienamente sessantottesco e, dunque, di sinistra: vietato vietare, godimento illimitato, non esiste l’autorità, ecc. Il capitalismo, infatti, si regge oggi sulla nuda estensione illimitata della merce a ogni sfera simbolica e reale (è questo ciò che pudicamente chiamiamo “globalizzazione”!). “Capitale umano”, debiti e crediti nelle scuole, “azienda Italia”, “investimenti affettivi”, e mille altre espressioni simili rivelano la colonizzazione totale dell’immaginario da parte delle logiche del capitalismo odierno. Lo definirei capitalismo edipico: ucciso nel Sessantotto il padre (l’autorità, la legge, la misura, ossia la cultura borghese), domina su tutto il giro d’orizzonte il godimento illimitato».

http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/la-sinistra-piu-a-destra-di-berlusconi-9841.html

Questa lotta è l’ultimo strascico del Sessantotto.
Gli “omofobi” sono i nuovi nemici del pensiero totalitario. I movimenti gay stanno collaborando all’istituzione di questo potere: distruggono gli avversari urlando di essere perseguitati. E così denigrano chi non la pensa come loro. Compresi quegli omosessuali che non vogliono vivere la loro condizione come un’identità politica. Infatti chiunque abbia una visione libertina della vita, dove si deve poter fare quel che si vuole senza limiti, parla di omofobia e difende a tutti i costi questo stile di vita. Il libertinismo non accetta nessuna norma, anzi, la vuole sovvertire perché si fonda su un sogno ben preciso. Prodotto, tra l’altro, dal consumismo: quello di godere senza soffrire, quello di eliminare qualsiasi contraddizione che, però, è intrinseca ad ogni legame. Non esiste nell’esperienza reale alcuna gioia priva di sofferenza. Cercare di negarlo è utopico e quindi violento. Ecco l’attacco alla psicanalisi che parla di castrazione e di dispiacere.

http://www.nuovacreatura.it/?p=1697

 

https://www.youtube.com/watch?v=MpdzDFFYJ4U

https://www.youtube.com/watch?v=23CJi1iz2eA

 
Capitalismo edipico & omosessualitàultima modifica: 2013-04-09T00:56:00+02:00da allan11
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