Filosofia delle galline alla moda

L’indebolimento del logos, nella nostra epoca, sta portando i suoi frutti: si assiste ad un consequenziale e inesorabile indebolimento del piano valoriale e sullo sfondo senza respiro di un mondo frantumat

o, senza più unità semantica fonte di una metafisica distorta che consuma il mondo dei valori come semplici prodotti dell’emotività e la nozione di essere è accantonata per fare spazio alla pura e semplice fattualità.

La filosofia moderna , dimenticando di orientare la sua indagine sull’essere, ha concentrato la propria ricerca sulla conoscenza umana. Invece di far leva sulla capacità che l’uomo ha di conoscere la verità, ha preferito sottolinearne i limiti e i condizionamenti.

Il complesso metafisico-etico del nichilismo finisce per approdare al tramonto della tensione conoscitiva e al declino del domandare”.
L’asservimento al relativo (il Frammento)è così uno dei caratteri più salienti della filosofia moderna in opposizione alla filosofia scolastica, che vive dell’assoluto (l’Intero)
Ama l’uguaglianza dal basso, e per essa tutto s’equivale e può intercambiarsi indefinitamente.

Tutto ciò che era considerato per l’addietro come superiore al tempo e partecipe di una qualche qualità trascendente – valore ideale o realtà spirituale – è ormai assorbito nel movimento dell’esistenza temporale o nell’oceano onnipotente del divenire e della storia. Verità, giustizia, bene, male, fedeltà, tutte le norme della coscienza, ormai rese perfettamente relative, non sono più che delle forme mutevoli del processo della storia La verità quindi cambia secondo il mutare del tempo. Una certa azione da me compiuta, oggi è atto meritorio, domani sarà delitto Non vi è niente di eterno nell’uomo

Non è senza importanza osservare che il modernismo è interno alla dialettica dell’idea di progresso, che implica il continuo superamento dell’esistente in una nuova fase anch’essa presto destinata all’oltrepassamento. La coscienza della caducità e mortalità di ogni cosa è il lato OMBRA (ma intrinseco) dell’ideologia del progresso veicolata dalla modernità.

“Al termine “moderno” viene attribuito un significato emotivo-normativo, quasi soteriologico: è la fede nella superiorità del moderno sul “vecchio” e sul “superato” in quanto, delle tre dimensioni temporali, il passato (che in ogni civiltà tradizionale è carico di valore) perde ogni significato, insieme con il presente, il quale vale solo come “rampa di lancio” verso il futuro utopico. La dimensione temporale della modernità è il futuro, o meglio, l’avvenire, che è il futuro privato del suo significato escatologico. È il trionfo di Utopia, il Dio-in-avanti che sempre si attende e si attenderà, perché sempre deve e dovrà venire”.

La Verità, invece, ha creato e regge l’intelletto umano non affinché alle verità rettamente acquisite ogni giorno esso ne contrapponga altre nuove; ma affinché, rimossi gli errori che eventualmente vi si fossero insinuati, aggiunga verità a verità nel medesimo ordine e con la medesima organicità con cui vediamo costituita la natura stessa delle cose da cui la verità si attinge.

Ma questo non succede perchè le svolte fondamentali del pensiero scientifico, “le umiliazioni inferte dalla scienza”, seguano un filo di Arianna che approda al relativismo, ossia ad un nitido indebolimento dell’assoluto, al decentramento dei fondamenti, alla perdita delle certezze. Bisogna di ciò prenderne atto in relazione al pensiero debole della nostra epoca: questo è espressione di quell’indebolimento della dimensione ontologico-semantica verificatosi prima nel piano della scienza, poi in quello del pensiero filosofico (ormai contagiato dal primo), e infine in quello etico e religioso

Ma….come dire…tra una posizione dell’Intero senza necessità* (l’arte, la religione e qualunque forma del sapere simbolico dell’Assoluto) e una posizione della necessità senza riferimento all’Intero (le scienze esatte e il sapere tecnologico) sta la Filosofia prima o la Metafisica come sapere necessario delle forme che competono all’Intero dell’essere.

*”Necessita’” è il contrario del “caso”, ci

oè ciò che…”ne”…non…”caedo”….cadere…ritirarsi…..quindi “che non può essere ritirato, mosso”….ovvero…”il pensiero stabile, FORTE” al contrario di “Debole”……cioè quel pensiero razionale che sta tra la FEDE da un lato e la SCIENZA dall’altro….che è appunto il compito della Filosofia…onesta !

Infine, per completare adeguatamente il discorso, vi devo rimandare al post “DESIDERIO & METAFISICA” la cui giusta collocazione è al termine di questa lunga premessa e non prima, come di fatto è stato postato. E così si può cogliere il collegamento anche con la Psicoanalisi.

 

Filosofia delle galline alla modaultima modifica: 2012-09-08T03:37:48+02:00da allan11
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