Sulla “Grazia”

GRAZIA & PIACERE
A forza di inseguire il piacere trascuriamo la *grazia*, quello “stato di grazia” infinitamente più elevato del piacere stesso, quel piacere all’ennesima potenza che oramai abbiamo dimenticato di perseguire ma che invece non per questo è scomparso. Come Dio c’è ma non si vede, così la *grazia* c’è ma non sappiamo più scorgerla e così ci danneggiamo enormemente con le nostre stesse mani dimentichi di quello “stato di grazia” che ricordiamo solo come qualcosa appartenuto alla nostra infanzia o gioventù, prima che “la vita ci sporcasse”, e lo rimpiangiamo come se fosse impossibile recuperarlo o, viceversa, inseguendo una gioventù solo estetica quando sarebbe ben più redditizio recuperare quella gioventù psichica. Perchè la *grazia* non ha nulla di materiale ma è una condizione dello spirito quando era ancora libero dalla mente e guidato solo dal cuore.

 

 

SULLA “GRAZIA”
La “Grazia” è l’espressione massima del Desiderio
Ed è DONO, non possesso.
Sarebbe sufficente spiegare a quei giovani, che hanno “rubato” i Beagle da quell’allevamento di morte, di confrontare la gioia che hanno provato nella loro impresa con qualunque altra forma di semplice “piacere”.
Se fossero consapevoli che quella gioia che hanno provato quel giorno è di natura completamente diversa dall’appagamento di qualunque loro bisogno ma è stato solo il “dono” ad un bisogno di altri che ha procurato loro tanta felicità, forse capirebbero l’inganno di questo mondo così come è strutturato. Capirebbero l’inganno di chi fa loro credere che i Santi sono solo degli sfigati. Capirebbero che anche il loro, seppur in piccolo, è il frutto di un desiderio che ha superato abbondantemente il bisogno per donarsi generosamente…perchè “la virtù è premio a sè stessa”
Sulla “Grazia”ultima modifica: 2012-06-16T10:27:06+02:00da allan11
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