Se io fossi di sinistra

Se io fossi di sinistra, non sarei contento.
Il Tiranno è caduto, ma chi lo ha affossato?
I miei politici non possono vantare meriti: ogni volta che si sono cimentati con la sua defenestrazione, hanno miseramente fallito.
I giornali che leggo sono stati del tutto inutili; le loro inchieste pruriginose hanno vellicato la mia rabbia, e corroborato il mio mal di pancia e le loro tirature, ma poi?
Ho letto migliaia di intercettazioni, ma a che scopo? A cosa sono servite le perentorie ed inascoltate domande rivolte al Premier? A nulla.
Sono sceso in piazza, ho gridato slogan. Niente.
Mi sono abbonato al Fatto. Ho comprato tutti i dvd di Beppe Grillo – mi sono indignato tantissimo, è da anni che mi indigno: niente di niente.
Guardo Floris, Rai tre; seguo da anni Santoro, non me lo perderei nemmeno andasse in onda su Telecaciotta. Sono andato persino al Palasharp. Nulla.
Su Youtube mi sorbisco 40 minuti a botta di Marco Travaglio, ma a Berlusconi non gli sono mai nemmeno ronzate le orecchie.
Ho firmato petizioni, mi sono spesso scandalizzato democraticamente, ma con quali risultati?
Ho capito che tutti i mali d’Italia dipendevano da Berlusconi, ma chi me lo ha spiegato mi ha lasciato solo col mio sconforto.
E ora?  

Ora quello lì se ne va così, per qualche voltagabbana di troppo tra i suoi – i suoi.
E non se ne va perché da anni, da quasi vent’anni noi glielo chiediamo – noi la sinistra, noi la vera Italia, l’Italia migliore – ma perché glielo ingiungono i tedeschi guidati da una democristiana moderata e i francesi capeggiati da un piccolo Napoleone gollista.
Se ne va perché glielo chiede l’Uninone europea: quella dei burocrati e delle banche.
 
E io che c’entro?
E la sinistra? Cosa c’entra con i mercati internazionali?
Che cosa c’entriamo noi democratici e progressisti con l’innalzamento dell’età pensionabile, lo smantellamento dello stato sociale, la vendita del patrimonio pubblico, le liberalizzazioni – con tutto ciò insomma contro cui ci battiamo da sempre?
Dovrei forse gioire, poi, perché il mio paese, oggi, è meno libero che in passato?
Dovrei rallegrarmi perché i miei leader vengono decisi a Bonn o a Parigi?
Perché i rappresentanti della mia sinistra fino a pochi mesi fa volevano candidare il presidente di Confindustria, e ora accedono lumi per Mario Monti?
E a cosa devo brindare, io: alla sinistra che verrà, costretta a governare come Ronald Reagan oppure a venir ben presto disarcionata dall’establishment europeo?
Potrei brindare alla fine del mio Nemico, allora; ma il Nemico del mio Nemico è davvero il mio amico?
Franza e Alemagna purché se magna?
Dov’è, dove diavolo è finita la mia, la nostra dignità?
 

Lui se ne andrà, è fatta. E’ finita.
Tutto quello che avevo – quel poco che sapevo – se ne andrà con lui.
Mi mancherà.
 
 

http://cato-maior.blogspot.com/2011/11/se-io-fossi-di-sinitra.html

 
 

 

Se io fossi di sinistraultima modifica: 2011-11-09T19:15:00+01:00da allan11
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