Giornali, giornalisti & intellettuali

I giornali
L’effetto demoralizzante dei giornali lo si può vedere anche nel modo
seguente.
Chissà se in ogni generazione si trovano una decina, i quali –
socraticamente – temono più di tutto d’avere un’opinione sbagliata; ci sono
invece migliaia e milioni che anzitutto hanno paura di starsene soli, anche
se lo starsene soli fosse l’opinione più giusta.
Ma basta che una cosa sia scritta in un giornale, e si può eo ipso essere
sicuri che c’è sempre un buon numero che avranno o manifesteranno la stessa
opinione.
In verità, se i giornali d’oggi dovessero, come gli altri negozianti,
mettere fuori un’insegna, essa dovrebbe portare la scritta : Qui si
demoralizzano gli uomini nel più breve tempo possibile, secondo la più
grande misura e al prezzo più basso possibile!
*2799*

“I giornalisti, noleggiatori di opinioni” (A. Schopenhauer)
Questa espressione di S. è veramente di gran valore come anch’egli l’ha
compreso.
Egli mostra che mentre nella condotta esteriore i più si vergognerebbero di
andare con un cappello, un soprabito e simili cose che un altro ha messo
fuori uso, non è affatto così nell’àmbito dello spirito.  Qui press’a poco
tutti vanno con abiti disusi.  La folla degli uomini naturalmente non ha
nessuna opinione personale, ma (eccoci!) al bisogno soccorrono i giornalisti
che vivono del noleggio di opinioni.  Naturalmente, come S. giustamente
aggiunge,  quel che essi avranno è della stessa risma dei costumi che si
noleggiano per le maschere.
La cosa è del resto del tutto naturale.  Man mano che si riesce a strappare
sempre più gente da quello stato di innocenza di non essere affatto
obbligati ad avere un’opinione propria e che li si persuade di questo
“dovere” (è il dovere di ogni uomo, dice il giornalista!): cosa devono fare
quei poveri uomini ?
Una opinione diventa un articolo di necessità per tutto il grande pubblico –
ed ecco allora il giornalista offrire i suoi servizi per…noleggiare
opinioni.  Egli influisce in due modi : prima, mette in azione le sue
energie per convincere ch’è necessario che ogni uomo abbia un’opinione – e
poi spiffera il suo assortimento.
Il giornalista rende gli uomini ridicoli in due modi: prima col far loro
credere ch’è necessario avere un’ opinione – e questo è forse il lato più
ridicolo della faccenda.  Basti pensare ad un qualsiasi malcapitato Tizio di
borghese, che potrebbe stare tanto bene, mentre i giornalisti gli fanno
credere ch’è necessario avere un’opinione. Poi, con il noleggiare
un’opinione che, malgrado la sua qualità ventosa, però si indossa e si porta
come – un articolo di necessità !
*3141*

Giornalisti
Questa gente ha il nome del “giorno” (Giornalisti). A me sembra che si
potrebbero chiammare meglio della notte.  Per questo propongo, dal momento
che giornalista è anche una parola straniera, di chiamarli “notturni”, “il
sindacato dei notturni”. A me non sembra affatto che codesto termine di
“notturni” convenga a quelli a cui ora è applicato, agli addetti alla
pulizia dei pozzi neri.  Son veramente i giornalisti i “notturni”; essi non
portano via le immondizie di notte, ciò ch’è cosa onesta e una buona azione;
essi immettono le immondezze di giorno o, per essere ancora più precisi,
riversano sugli uomini “la notte”, le tenebre, la confusione,: In breve sono
i “notturni”
*3001*

L’uomo comune – I docenti
L’uomo comune io lo amo, i docenti mi fanno ribrezzo.
E’ stata proprio la categoria dei “docenti” che ha demoralizzato l’umanità.
Se si lasciasse il mondo com’è in realtà, quei pochi che sono al servizio
dell’idea o che stanno ancora più in alto al servizio di Dio – e poi il
popolo: tutto andrebbe per il meglio.
Ma c’è questa infamia che tra gli eminenti e il popolo s’intrufolano quelle
canaglie, questa masnada di briganti, che sotto l’apparenza di servire
anch’essi all’idea, tradiscono i suoi veri servitori e confondono la testa
al popolo, e tutto per spillare miserabili vantaggi terrestri.
Se non ci fosse l’inferno, bisognerebbe crearne uno apposta per i docenti,
il cui crimine è precisamente anche di tal fatta che non si può facilmente
punire in questo mondo.
*3059*

SOREN KIERKEGAARD – Diario – Parte seconda – La crisi del pensiero –

Giornali, giornalisti & intellettualiultima modifica: 2010-12-22T23:24:27+01:00da allan11
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