Figure della Tecnica

TECNOGENITORIALITA’

Senza un corpo non c’è neppure un anima.
Ma *ricercare* e *pensare* non sono la stessa cosa.
Alla Tecnica non interessa né l’una né l’altra ma colo “che cosa viene fabbricato ?”
E se può essere *fabbricato* si fabbrica. Punto e basta.

Si possono fabbricare bambini ?
Si, in appositi lager-resort, ora di lusso, tutto questo è possibile.
Basta rimuovere l’ostacolo di “romantici reazionari”.
A questo pensa un altra macchina: quella mediovale contemporanea del clero catodico-cartaceo e pubblicitario di cinema, tv e mass-media, preventivamente creati per nutrire di *immagini* e non di *pensieri*, con i loro nessi, così disinnescati nella residua retorica moderna di avanti/indietro.

E il popolo maggioritario dei *grigi* plaude.

A noi resta solo il “Principio di disperazione” nel guardare a questo macroapparecchio di costruzione al consumo di figli-prodotto in vendita al miglior offerente.

Sorge il sospetto che la legalizzazione dell’aborto fosse il necessario innesco alla tecnogenitorialità.
Manca solo l’ultimo steep della macchina-utero per rendere perfetto il tutto. Ma non tarderemo ad inventarla.
Basta andare avanti, sempre avanti, solo avanti.
L’eterogenitorialità è obsoleta, reazionaria…e anche un po’ fascista, diciamolo.

La Tecnica, oggi, è il nostro fato.
Inchinatevi, bestie !!
E vergognatevi della vostra pochezza di fronte alla perfezione umiliante dei mirabili congegni tecnici !
Vergognatevi di essere *divenuti* invece di essere stati fatti !
Di dovere la vostra esistenza, a differenza dei prodotti perfetti ora possibili e calcolati fino all’ultimo particolare, occhi, altezza, bellezza e intelligenza, al prociesso cieco e non calcolato nonchè antiquatissimo della procreazione e dei vostri bassi natali com’era fino a ieri.

Noi, ci diranno un giorno questi Tecnofigli, siamo i veri self-made-man, mica cariatidi come voi dell’Era Berlusconeide.
Il nostro essere lo dobbiamo solo a noi stessi .
Lo abbiamo fatto noi !!
Nessun Dio, né stirpe, né nobili o plebei natali.
Voi non siete fatti, noi ci siamo fabbricati e, come tali, superiori a voi nell’essere.
Voi solo creature. Noi homini faber.
Voi siete debitori a Dio o al caso fortuito.
Noi no !!

Io la vedo grama…non so’ voi !?!

 

 

TECNODESIDERIO

 

Dopo il Viagra ecco l’equivalente femminile: il Viagra Rosa per lei.
Quindi, in questa “libertà obbligatoria”, ecco che potremo adattare la famosa frase di Nietzsche con :”Una trombatina oggi, una trombatina domani, basta la salute !”
Che se è poi solo una “vogliuzza” ci pensa la tecnica a gonfiartelo ben benino.
Mi pare Mary Poppins :
https://www.youtube.com/watch?v=mrDOc7DaBJk
Ecco che così abbiamo trasformato una “vogliuzza” in un Desiderio erotico spasmodico e travolgente.
Un Desiderio indotto, inautentico, superficiale.
Chi vorrebbe essere desiderato così meccanicamente ?
Nessuno.

………….

O meglio, non che oggettivizzare un altra persona sia così spiacevole, tutt’altro, ma, se diventa pressoché obbligatorio essere disponibili, sempre, tutti, uomini e donne, continuamente, 24 ore su 24, mi sembra un po’ eccessivo.

Il *TECNODESIDERIO* è efficiente,…sempre !! Poche romanticherie, pillola anticoncezionale e rosa che …trombiamo e via andare…
Beh, detto fra noi, è un “Paradiso della tecnica” che non mi farebbe poi, neanche, così schifo. Sarà a causa del mio segno Zodiacale del Maiale con ascendete Porco. Sarà per quello. Ma, purtroppo,  non mi sembra che questo corrisponda al vero Desiderio, quello profondo.
Quella roba da filosofi del *pleroma* e puttanate simili.

Beh, si, lo ammetto, il Tecnodesiderio mi turba.
Ma cosa ci devo fare se ho , disgraziatamente, letto Lévinas ?
Ma voi non leggetelo. Datemi retta. E godetevi il “Paradiso della tecnica”.

 

 

TECNOUOMO

 

“No. L’alterazione del nostro corpo non è qualcosa di radicalmente nuovo e inaudito perché con essa rinunciamo al nostro “destino morfologico” o trascendiamo il limite di prestazioni che è previsto per noi, bensì perché ci autotrasformiamo per amore delle nostre macchine, perché prendiamo le macchine a modello della nostra alterazione, rinunciamo, quindi, ad assumerci noi stessi come unità di misura e con ciò limitiamo la nostra libertà o vi rinunciamo.
………
Naturalmente sarebbe assurdo negare che il tentativo di tramutarci in esseri conformi alle macchine è mostruoso.”

Gunther Anders
“L’uomo è antiquato” 1°
Boringhieri
pag:78

Figure della Tecnicaultima modifica: 2015-06-08T13:43:49+02:00da allan11
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