IL VOLTO
Il volto è senso da solo : tu sei tu
La pelle del volto è l’unica parte sempre scoperta di noi, è quella che rimane più nuda, più spoglia.
Il volto è esposto…minacciato al limite.
Volto e discorso sono poi inscindibilmente legati : il volto parla.
Il discorso, la risposta o la responsabilità sono l’essenza della relazione autentica con altri, il presupposto di tutte le relazioni umane.
PENSIERO & DESIDERIO
Ma la filosofia ha come limite quello di volerlo sempre riportare al mio, al Medesimo, all’uguale, in un pensiero totalizzante che tutto e tutti include nella Sintesi.
Una totalità in cui la coscienza racchiude il mondo, non lasciando nulla al di fuori di sé, e diventa quindi pensiero assoluto.
Ma la vera unione o il vero insieme non è un insieme di sintesi, ma un insieme del faccia a faccia degli umani.
Certo Hegel, ma prendiamo anche Cartesio, ad esempio.
Siccome il pensiero non avrebbe potuto produrre qualcosa che lo supera, dice, ne viene necessariamente che l’Idea dell’Infinito deve essere stata posta in noi da un Dio infinito che bisogna quindi ammettere.
Ma in Cartesio l’idea dell’infinito RESTA una idea teoretica, una contemplazione, un sapere, un pensiero.
Ma ecco qui, allora, l’importanza del nuovo concetto di Desiderio
E’ altresì sicuramente vero che nell’accesso al volto è presente anche un accesso all’idea di Dio.
Ma è proprio qui che la relazione all’Infinito non è un sapere ma un Desiderio !
La differenza tra Desiderio e bisogno è data dal fatto che il Desiderio non può essere soddisfatto e che in qualche modo si nutre dei propri appetiti e cresce con la sua soddisfazione invece di diminuire come, viceversa, il bisogno.
Il Desiderio è infatti come un pensiero che pensa più di quanto non pensi, o più di ciò che pensa, esattamente come in Cartesio, ma in questo caso come una struttura paradossale della psiche umana, senza dubbio, ma certo non più della presenza dell’Infinito in un atto finito.
Il suo baricentro non è però più nella mente ma nel cuore !!