Tutto è relativo ed interpretazione finchè non ti trovi in mezzo a una rapina a mano armata.
La Verità ora diventa evidente.
L'”adaequatio rei et intellectus” automatico.
Il Pensiero cede il posto alla Realtà.
La Verità ci gioca. Non siamo più noi a giocarcene. Le sue regole tornano palesi.
Il bisogno di non ingannarci né di essere ingannati prevale sul nichilismo.
La comprensione dell’esistenza concreta di quel momento apre al solo modo d’essere di restare immobili.
Con una pistola puntata alla tempia anche Cartesio sarebbe rinsavito.
Una pistola puntata alla tempia diventa immediatamente vera, reale ed evidente con un filo di “cogito” e, il nichilismo, solo la più probabile conseguenza di una mossa azzardata.
Gli orizzonti degli ostaggi si fondono immediatamente in uno soltanto : salvarsi.
Ma era proprio necessario trovarsi in questa spiacevole situazione per accorgersene solo ora ?
Pare che solo nelle situazioni estreme le persone ragionino.
Quando l’istinto vitale non è richiamato al presente se ne dimenticano.
Quando l’istinto vitale contrasta con i propri porci comodi, pure.
Siamo contenuti dalla Verità, non il contrario.
La Verità non l’abbiamo e neppure ne siamo noi i padroni né gli artefici.
La Verità ci sovrasta.
La menzogna chi dice di esserne depositario e padrone perché la Verità è la luce stessa che illumina tutto e tutti.. Nessuno ne è artefice o padrone.
E’ la natura dell’Essere che è la Verità.
Non quella dell’ente.
La Verità è luce e la luce è Dio.
PS: Il nichilismo è solo per chi non vuol vedere e preferisce il buio per assopirsi nel sonno della Ragione sognando di essere lui Dio, quando è invece la Verità la misura di tutte le cose, non l’uomo.
https://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/multimedia/201509/images/628×400/
Pacino_Giorno_Da_Cani_40_anni.jpg
APPENDICE
http://www.renatopilutti.it/2016/08/26/martin-heidegger-e-lermeneutica-ontologica-per-la-verita/