LO SCIAME OECONOMICUS

Due sono le discipline fondamentali per comprendere l’agire dell’uomo come
individuo e come parte della collettività: l’economia, intesa come scienza sociale, e la psicoanalisi, intesa come studio dell’anima. Il resto sono derivati.

L’Economia non è un’entità matematica ma una dimensione mentale.
La matematica, l’econometria eccetera servono sola al Potere a rendere astrusa la materia al cittadino medio.
“Il 90% dell’economia è buon senso spiegato con parole difficili; l’altro 5% potrebbe essere compreso se spiegato con semplicità”
Il Mercato non è neppure lui una entità astratta ma solo il frutto della manipolazione mentale del “Principio del piacere ” abbassato alle merci.

Proprio dalla psicologia parte la manipolazione neo-liberista del consumo che sposta i desideri da un piano inconscio ad uno materiale nell’immediatezza pulsionale.

Il *pensiero unico* neo-liberista/economicista permea l’intera società e l’intero pensiero tanto da diventare una filosofia del tutto o, meglio, la nuova religione.
L’economia e la finanza non sono cose solo per una élite ma, primariamente, quel fatto di manipolazione mentale che partendo dal superamento dei bisogni fa dell’astrazione e dei simulacri il suo regno passando dall’economia-industriale al finanziario giocato sul *debito* .

Questo, lungi dall’essere la causa dei guai di “paesi spendaccioni che hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità” , è solo la “cattura cognitiva” che la finanza e i poteri finanziari sovrannazionali che dirigono tutto : Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, hanno predisposti dall’alto con i loro piani economici arbitrari di “aggiustamento strutturale”.

A questo, oramai, i politici e mass-media mainstream fanno solo da cassa di risonanza poiché al Sistema resta questo solo obiettivo e solo motivo di business economico : LA SPECULAZIONE

IL PLUSGODIMENTO PAVLOVIANO

Siamo ridotti come i cagnetti di Pavlov :
Al suono del “campanello” della pubblicità
saliviamo ebbri di Principio del piacere di “consumare”
e corriamo a grufolare nel trogolo del primo “outlet” che troviamo. Ovvero :
“L’individuo è impegnato tout court nella ricezione e nel soddisfacimento di stimoli indotti”

DESIDERIO & GODIMENTO

“Volendo fare ancora un riferimento ai nostri tempi, e in particolare all’economia, possiamo immaginare il denaro come l’equivalente della pulsione. Anche qui il denaro può essere un mezzo o un fine. Se la pulsione viene utilizzata come mezzo di cui si serve il soggetto per portare avanti le sue istanze e i suoi desideri all’Altro, allora si pone al servizio della persona e non dell’inconscio. Se la pulsione invece diventa il fine per procurare il godimento del soggetto nell’immediato. allora si pone al servizio dei bisogni dell’Es, e non del bene della persona.
Allo stesso modo il denaro: se è utilizzato come mezzo, porta ricchezza vera e benessere (economia creativa, conscia dei limiti e dell’equo), se diventa invece il fine di se stesso, allora avvita il soggetto nel circuito del bisogni di doverne avere sempre altro (economia speculativa finalizzata all’accumulo senza limiti di chi può a scapito di chi non può).”

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arXQhTDtsp_2Tf03LvRQMAAjhEvpV0f3XlCZyw_UYLLIeMQekM

LO SCIAME OECONOMICUSultima modifica: 2019-06-04T01:39:45+02:00da allan11
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