Siamo la “società dell’immagine”, “dello spettacolo” soltanto, perché è l’ *IDEA* ( Eidos = Immagine ) la sua sostanza.
Da Platone, e ancor più i neo-platonici, all’ultimo dei filosofi dell’occidente, dall’eroe tragico greco al Superuomo del Nietzsche che culmina, coerentemente, nel delirio, la scissione dal corpo, dalla carne, è sempre e solo lievitata.
Ma nella “sala di udienza della mente”, cioè il cervello (Locke), “…non c’è niente che non fosse prima nei sensi” (Tommaso D’Acquino ).
Ma nell’anticamera di quella “sala”, c’è qualcosa che viene ancor prima : ed è il Desiderio di comprendere, non solo quello di rimanere in vita, come un semplice, e per certuni invidiabile, animale.
A questo punto rimane solo la scelta tra due alternative :
Idea o Opera.
Possiamo continuare ad essere sempre più *disincarnati*, come ora. E non si vede nessuna possibile inversione della direzione di marcia di questo Sistema.
O,…l’ipotesi Dio : operare, o per meglio dire cooperare, così nuovamente “incarnati”, al Suo disegno.
*Desiderare il desiderio di Dio”
Non è una questione di Fede ma di Paradigmi. diversi :
disincarnati ancora o incarnati.
Solamente questo
Non è una “scommessa” (Pascal)
E’ una scelta tra immaterialità e materia.
La “resurrezione della carne” è solo un optional, ma indicativo di quella differenza : corpo o idea ?
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