LO SCIAME CIECO

Il campo controllato dagli psichiatri e da altri specialisti della conoscenza profonda dell’uomo è l’*IO*.
Noi siamo degli io e qualunque cosa facciamo soddisfa o realizza il nostro io.

Locke fu uno dei primi pensatori, se non il primo, a usare questa parola nel suo significato moderno.

L’io è il sostituto moderno dell’anima
La cura dell’anima ostacolava gli uomini nella condotta della vita. Macchiavelli sfidò letteralmente gli uomini a dimenticare l’anima e la possibilità della dannazione eterna, li sfidò a farlo in teoria e in pratica, come facevano quelli che lui stimava. Tra gli altri Hobbes raccolse la sfida dando una interpretazione assolutamente nuova dell’antica iscrizione di Delfi “Conosci te stesso”, che per Socrate era stato un invito a filosofare e che Freud doveva interpretare come un invito alla psicoanalisi. Senza saperlo Freud seguiva la linea di Hobbes che sosteneva che ogni uomo dovrebbe guardare a ciò che *sente* – sente, non pensa; lui, non un altro.. L’io è più sentimento che ragione e in primo luogo è il contrario di *altro*.

“Senti”, disse Hobbes : questa esperienza aiuta a *stabilire le priorità*
“Non devi mai, assolutamente, tradire il tuo desiderio”, direbbe oggi Lacan sintetizzando il tutto.

Ma in quest’epoca, dove il contraltare del Desiderio non è più la Ragione ma gli *schemi mentali* della pubblicità ?

La prima conseguenza è l’*astrattezza*, ovvero solo simulacri di pensiero e di esperienza ; SLOGAN CHE HANNO PRESO IL POSTO DELLA RIFLESSIONE.
Resta solo questa gigantesca Disneyland perfettamente “fotografata” da Baudrillard e sbeffeggiata da Houellebecq.
Finché non incontri qualcuno che ammazza te per *sentirsi*
vivo lui.

Quando invece, per questi uomini moderni, che vivono in questo mondo trasformato dalle astrazioni, loro stessi trasformati da esse, l’unico modo per sperimentare nuovamente l’uomo sarebbe quello di andare a fondo in tali astrazioni con l’aiuto di pensatori che non le condividevano e che possono, ora più che mai, darci esperienze che risulterebbero difficili o impossibili senza il loro aiuto.
Ancora una volta l’antidoto è solo *il classico*.
Aristotele, Omero, Plutarco, Shakespeare…
Tocqueville non credeva che gli antichi scrittori fossero perfetti; ma che potessero renderci più consapevoli delle nostre imperfezioni.
Che è quello che conta !!

https://biografieonline.it/img/bio/gallery/o/Omero_poeta_greco.jpg

LO SCIAME CIECOultima modifica: 2019-04-07T19:31:27+02:00da allan11
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