LO SCIAME AMMALATO

Le malattie neuronali del XXI secolo : depressione, sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il disturbo *borderline* di personalità (BPD) o la sindrome da *burnout* (BD) sono tutti stati patologici da ricondurre a un *eccesso di positività*.

La violenza non nasce solo dalla negatività ma anche dalla positività
La violenza della positività non presuppone nessuna ostilità

Si sviluppa proprio in una società permissiva e pacificata. Per questo è meno riconoscibile.
Occupa lo spazio privo di negatività in cui non si ha nessuna polarizzazione tra nemico e amico, interno ed esterno o tra proprio ed estraneo
La violenza della positività non è privativa ma saturativa, non è esclusiva ma esaustiva. La violenza neuronale non è originata da una negatività estranea al sistema. Essa stessa è piuttosto una violenza *sistemica*, vale a dire immanente al sistema. Per questo è inaccessibile alla percezione immediata.

La società del XXI secolo non è più una società DISCIPLINARE, come la vedeva e descriveva Michel Foucault, ma una società della PRESTAZIONE.
“Yes, we can”, il noto slogan di Obama, esprime appunto il carattere di positività della società della prestazione.
In luogo del divieto, dell’obbligo o della legge subentrarono il progetto, l’iniziativa, la motivazione.

Il soggetto di prestazione è libero dall’istanza esterna di dominio, che lo costringerebbe a svolgere un lavoro o semplicemente lo sfrutterebbe. E’ lui il signore e sovrano di se stesso.
Egli, dunque, non è sottomesso ad alcuno se non a se stesso. In ciò si distingue dal soggetto di obbedienza. Il venir meno dell’istanza di dominio non conduce, però, alla libertà.
fa sì, semmai, che libertà e costrizione coincidano.
Così il soggetto di prestazione si abbandona alla *libertà costrittiva* o alla *libera costrizione* volta a massimizzare la prestazione. L’eccesso di lavoro e di prestazione aumenta fino all’auto-sfruttamento. Esso è più efficace dello sfruttamento da parte di altri in quanto si accompagna a un sentimento di libertà. Lo sfruttatore è al tempo stesso lo sfruttato. Vittima e carnefice non sono più distinguibili. Questo carattere autoreferenziale genera una libertà paradossale che, in virtù delle strutture costrittive a essa connaturate, si rovescia in violenza.

Le malattie psichiche della società della prestazione sono appunto le manifestazione patologiche di questa libertà paradossale.
Ultimi uomini che lavorano soltanto.

La sindrome di *burnout* è l’anima sfinita conseguente all’imperativo della prestazione quale nuovo “obbligo” della società lavorativa tardo moderna.
Il depresso è quell’*animal laborans* che sfrutta se stesso del tutto volontariamentesenza costrizioni esterne, iperlogorante dell’Io, e che può arrivare al suicidio (come tanti imprenditori in quest’epoca di crisi) anche a causa della povertà dei legami tipici della crescente frantumazione e atomizzazione sociale(lo *Sciame*, appunto) che, non permettendogli di accorgersi di nulla al di fuori di se (la stanchezza della società della prestazione è una stanchezza solitaria, che agisce separando e isolando…afasica), dell’oscenità del Sistema al quale dovrebbe invece rivolgere la sua aggressività, la rivolge verso se stesso ( “Ogni suicidio è un omicidio mancato”)
Il non essere più in grado di *poter-fare*\ conduce all’autoaccusa distruttiva e all’autoaggressione.

ESEMPIO DI PROPAGANDA DEMENZIALE
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LO SCIAME AMMALATOultima modifica: 2019-04-05T13:52:22+02:00da allan11
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