Il ’68, che pareva essere l’apoteosi del sociale, è stato l’inizio di quella frantumazione in atomi individuali che ora, la tecnologia digitale, ha solo esasperato nei *social*, ultimo simulacro di quella socialità perduta.
Dall’autosviluppo alla autoaffermazione fino all’apice delle specializzazioni, che iniziarono allora, si spalancò poi la strada alla “Società dello spettacolo”, nella spasmodica lotta per emergere di tutti contro tutti per raggiungere quella visibilità ad ogni costo, unico “imperativo categorico” attuale
Oblio conformistico di sola schiavitù del “pubblico” in un tempo fatto di fotogrammi di una pellicola spezzata che continua a ruotare sbattendo monotonamente sul bordo di un proiettore dimenticato acceso
Razionalismo economicista comunista che mutò, da allora, in liberalismo radicale egualitarista, cosmopolita e di “libere donne in libero Stato”.
Perfetto per uniformare il mondo in questo sciame di insetti, ancor meglio se unicellulari che alla specie avrebbe pensato la scienza
A loro non restava altro che volare di fiore in fiore a suggere il nettare di questo restante “Nichilismo a lieto fine” e, alla sera, tutti a rientrare nell’alveare della “Caverna della prosperità” con il maxischermo 4k Hdr sul fondo della parete.
ERRATA CORRIGE :
Questo post sarebbe titolato meglio come :”LO SCIAME DELL’APE REGINA” stante il NEO-MATRIARCATO imperante guidato dall'”oca giuliva” APE REGINA che alla *Ragione* troppo patriarcale ha giustamente sostituito il “Love is love” delle moderne Marilin, Biaggini, Milo e Cicciolina
PS : E’ ora di finirla di dire che siamo animali razionali…siamo insettini amorevoli