NARRAZIONE UNICA

Che a decretare la *fine di tutte le narrazioni* fossero i marxisti ad affermarla, in realtà nell’agonia solo della propria, da Lyotard a Vattimo con l’ausilio in extremis di Fukujama, , è già, di per se, cosa sospetta che dovrebbe dar adito a qualche dubbio.

Constatare che poi ora, grazie a questo diabolico strattagemma, sopravviva solo, implicitamente, la *loro* di “narrazione”, in salsa “postmoderna” e cottura “correct”, cioè quella dei “migliori”, tali , appunto, autoproclamatisi già per il solo fatto di essere i geniali rivelatori di cotanta “deduzione”, ne è l’ovvia conseguenza.

In altre parole solo ora sta venendo bene in luce come, fino all’apparire di una nuova “narrazione”, quella cosiddetta “Populista”, non si vivesse, in realtà, nel “limbo della favola”, ma la facesse solo da padrona quella residua IDEOLOGIA “politically correct”, verbo incarnato di tutto il Progressismo del mondo occidentale che, nella fattispecie italiana, si era perfettamente radicata, in tutti i sensi, nella Sinistra orfana di Marx ma non certo del proprio “delirio di onnipotenza” intellettuale.

A riprova di ciò basti notare l’attuale retorica immigrazionista di detti “eletti”…

“La sinistra ha bisogno, un assoluto bisogno, degli immigrati e delle politiche di accoglienza perché i migranti, in quanto deboli ed ultimi per definizione, sono l’unico segno rimasto della sua vocazione ad occuparsi di chi sta in basso. I migranti sono la sua patente di progressismo, la sua assicurazione contro il naufragio della propria identità. Senza i migranti, e senza il castello retorico che su di essi ha edificato, la sinistra non sarebbe in grado di presentarsi ancora come sinistra. Nello stesso tempo, proprio il fatto di aver mutato pelle consente alla sinistra di non dare risposte alle domande di protezione di quello che un tempo era il suo popolo. Quelle domande restano inevase… perchè (i dirigenti progressisti) sanno perfettamente che a votare per la sinistra non sono più i ceti popolari, travolti dalla globalizzazione ed esposti al lato inquietante dell’immigrazione, ma sono i ceti forti, che la globalizzazione possono sperare di cavalcarla, che degli immigrati hanno bisogno come forza lavoro, e che hanno il privilegio di vivere in realtà urbane non degradate, al riparo dai sentimenti di insicurezza e rabbia che attraversano il popolo.”
(Luca Ricolfi .Sinistra e Popolo, Longanesi 2017)

….che trova in essi la loro perfetta quadratura del cerchio : mantenere una apparenza di portabandiera della “classe proletaria” nella più completa sudditanza alle élites mondiali della finanza e del più bieco Capitalismo mai visto sulla terra . Ovvero solo “Governance” di “ordini dall’alto”, per chi ama l’eloquio forbito e inglesizzante, tanto per intorbidire un po’ le acque in modo che non si capisca.

A riprova ulteriore di come detta “narrazione” si sia poi completamente impadronita delle residue scarse cellule neuronali dei “geni” di Sinistra ne è riprova, nella fattispecie italiana, di come, a distanza di un anno dalla loro sconfitta elettorale, non sia ancora stata elaborata la benchè minima autocritica ed abbiano, altresì, solo partorito un topolino con la terza media, Zingaretti, dopo cotante elefantiache consultazioni

Prova ne è che l’assenza di qualsivoglia *dubbio* sulla propria superiorità morale non gli permette di prendere coscienza delle loro mancanze ed errori, e contemporaneamente di restare, imperterriti, nell’Olimpo degli “eletti”, con le loro marmoree certezze, attribuendo solo detta sconfitta esclusivamente al non essere stati capiti stante la stupidità, l’ignoranza, l’incompetenza, e via di questo passo, di tutti gl’altri che non sono come loro; cioè inconfutabilmente “i migliori” a prescindere, in ogni ordine e grado, dalla politica ai massmedia, passando per la cultura tutta fino alle “…solo canzonette” dei loro leccapiedi “spettacolosi-petalosi”.
Pecorescamente irreggimentati, tutti, e tutti concordi, sulla propria indubbia superiorità morale, intellettuale, cerebrale…e chi più ne ha più ne metta.

Ed è a questo punto che si capisce facilmente come Unica narrazione e/o Pensiero Unico, coniugati con la convinzione di essere “i migliori”, rende gli “ottusangoli” di Sinistra praticamente invulnerabili nella loro stupidissima chiusura mentale.

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NARRAZIONE UNICAultima modifica: 2019-03-07T14:25:47+01:00da allan11
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