Non è la dimensione religiosa in sé a spingere gli uomini al terrorismo.
Questo è piuttosto la resistenza del SINGOLARE alla violenza uniformante, mediocratica, anonima, spersonalizzante, frantumante, pornografica del GLOBALE.
E’ lo stesso terrore del Globale a generare il terrorismo
Il terrorismo è il terrore del SINGOLO che si oppone al terrore del GLOBALE
La morte di colui che si getta con una cintura esplosifa o in operazioni da “commandos” , certo di venire a sua volta ucciso è il SINGOLARE per eccellenza che, muto, irrompe brutalmente come un bastone che si pianta in mezzo alle ebeti ruote di produzione e consumo , salutismo ed eterna gioventù del nichilismo gaio.
“Voi amate la vita, noi amiamo la morte” è il motto di Al Quaida.
E’ la risposta alla ingiustizia sul piano globale di questo neo-liberalismo di cui sfruttamento ed esclusione gli sono costitutivi. La sua follia genera tensioni distruttive che si liberano sotto forma di terrorismo e rivolte dal basso come “Gilet gialli” e nazionalismi vari.
Il neo-liberalismo non è affatto il punto di arrivo dell’Illuminismo, poichè non è guidato dalla RAGIONE e la sua “libertà” solo uno spot pubblicitario per allocchi.
Il GLOBALE vorrebbe poi anche perfidamente annettersi i valori dell’UNIVERSALE.
Ma la “pace perpetua” di Kant si basava su valori UNIVERSALI CHE LA RAGIONE stessa si assegna. Ma si sbagliava quando si illudeva che lo “spirito commerciale” fosse sufficiente.
Ora lo constatiamo con mano.
La “pace” dello “spirito commerciale” è solo temporanea e non eterna.. E’ solo la *potenza del denaro* che costringe alla pace per i propri interessi. Il mercato globale è solo una guerra condotta con altri mezzi.
La violenza del Globale lascia dietro di sé morti e profughi proprio come una vera guerra mondiale
Kant non ha riconosciuto il carattere diabolico , la vera e propria IRRAGIONEVOLEZZA dello “spirito commerciale”.
Lo “spirito commerciale” è dotato solo di intelletto calcolante, GLI MANCA LA RAGIONE. E’ solo”potenza del denaro”.
La RAGIONE UNIVERSALE E’ COMPLETAMENTE ASSENTE
PS : Stendendo, altresì, un velo pietoso sulla idiozia di quel clero ottuso che confonde i piani di GLOBALE e UNIVERSALE, come neile recenti ebeti polemiche sui “Presepi”
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PRECISARE SCHERZANDO CON UN AMICO
Carus illustrissime principi foraminis Abelardo,
chiedo venia, in primis, per lo mio “irritamentum Veneris ” stile, ma lo “vocare” lo suo auleo parer mi fu’ necessario per raggiunger sicurtade nell’eloquio sul sommo Kant di cui lei , so ben, è insuperato cultore. “Pro-vocatio” che ha raggiunto lo scopo, sebben io mi scusi per lo meschino ardire.
Ordunque, fuor di discussione il genio del “Princips causa”, ovvero di quella RAGION che tanto langue oggidì per cui, magaaaaaaaariiiiiiiii che ne fossero di menti eccelse cotali, che altresì è proprio tal oblio che il dolor mi indusse a scriverVi cercandovi ristoro.
Ma andiamo oltre che tal dolor turberebbe il piacer d’averla reincontrata.
Per quanto riguarda quindi la quisquiglia de “insaniam convertunt virorum sicariorum”, ovvero i folli terroristi, li si voleva solo mostrar come trattasi sol di “desperatis hominum”, disperati SINGOLI, per contro ad un GLOBALISMO che ogni differenza divora.
Certo che come lei giustamente dice “….annichila il lume della ragione spianandola nell’anonimita’ e indifferente intercambiabilita’ di ogni servo di Allah…”……….. ma è pur sempre una forma, seppur regressivo e arcaica, di
” differenziazione”.
Come dicevo non è la religione in se a spingere gli uomini al terrorismo, quanto piuttosto la resistenza del SINGOLARE alla violenza del GLOBALE.
Ovviamente ciò, se non opportunamente spiegato, potrebbe fare erroneamente pensare che trattasi di “autenticità” heideggeriana, ma è solo un SIMULACRO di quella.
L’angoscia per se stessi della interminabile crisi, fa risvegliare, inconsciamente, una nostalgia del NEMICO che, anche se solo frutto dell’immaginario, fornisce rapidamente una IDENTITA’ e, purtroppo, quel “globale” , fa sorgere come funghi dopo la pioggia spazi sì immaginari, ma che altresì sono in grado di generare una violenza bensì oltremodo reale.
E così giungiamo proprio agli antipodi di quello che auspicava il grande Kant : quella politica della bellezza dell’ospitalità e viviamo invece in quella del nemico, come i polli di Don Abbondio (noi contro neri e arabi, loro contro bianchi e cristiani))
Ed è qui che poi si innesta il simulacro di Heidegger:
Gli individui esprimono la loro “autenticità” solo attraverso merci e consumo. L’imperativo a questo simulacro dell'”autenticità” genera una coazione narcisistica. Questa “congestione” frutto di quella indigestione narcisistica delle energie libidiche introflesse, fa ammalare chi, per una qualsiasi ragione, non si pace con vagonate di soldi :angoscia, vergogna, senso di colpa e vuoto…DEPRESSIONE, insomma.
A questo punto, quando si è innestata irrimediabilmente la Depressione frutto del Narcisismo (indispensabile al consumo), RIMANGONO SOLO DUE POSSIBILITA.
Ora Lei immagini un uomo con un bastone in mano :
1°) O si da delle randellate in testa ( e da qui l’infinita serie delle malattie psicologiche : bulimia, anoressia, autolesionismo….tutte, insomma)
2°) O da delle randellate fuori e chi pijjo pijjo; un *nemico* vale l’altro.
Tertium non datur…pardon…ti sbombardi di psicofarmaci o droga. De gustibus non est disputandum.
Sperando così di aver chiarito il mio pensiero, e augurandomi di reincontrarla presto la saluto…scusandomi altresì di essermi sbagliato, la volta scorsa, non so neppur io il perché, firmandomi con quell’essere viscido di tal Solania, schizoide ambiguo travestito e omofobo al medesimo tempo, che infesta questo ng che le sue sclerate da checca isterica inconscia qual è.
Dolendomene e scusandomene le porgo nuovamente i più sentiti auguri di ottimo proseguimento dell’anno appena iniziato.
Suo devotissimo amico ed estimatore
Perry Mason