CADAVERI ECCELLENTI

Pare che ciò che unisce i partiti politici tradizionali, al di là delle diverse ideologie, siano solo la preponderanza degli interessi costituiti economici per la propaganda delle loro campagne elettorali. Questo spiega, ben più dei piagnistei la scarsa affluenza alle urne e come ciò sia dovuto, sostanzialmente, al fatto che detti partiti non rappresentano più le opinioni e gli interessi della gente normale ma solo quella delle lobby assetate di potere e avide di denaro equamente distribuite da entrambe i lati di quella “barricata” Destra-Sinistra solo di facciata.

Su entrambi i versanti di questo fittizio spartiacque ideologico buono solo per polli da allevamento, sembra non sia rimasto più nulla in comune con i problemi reali che la maggioranza affronta nella vita di tutti i giorni.

Viceversa gli atteggiamenti “popolari” contengono più senso comune delle rigide ideologie politiche che dominano il dibattito pubblico.

Come ad esempio per ciò che riguarda la FAMIGLIA.

Negli USA il 90% dichiarava di “condividere dei valori all’antica sulla famiglia e il matrimonio”.

Per contro l’orda Progressista e/o Ultraliberale assicurano i loro elettori di “non avere intenzione di patrocinare una singola forma di vita familiare”. Per loro, quello che conta è la “qualità della vita familiare”, non la sua struttura.

Il senso comune invece ci dice che i bambini hanno bisogno tanto di un padre che di una madre e che il divorzio, per loro, è una catastrofe.

Oggi dovremmo quindi essere primariamente in grado di , almeno, proporre uno standard su cui misurare il successo il successo o il fallimento dei nostri sforzi. Abbiamo bisogno di principi non di un riconoscimento generale di buone intenzioni. Si devono iniziare ad affrontare quelle che nella considerazione generale rendono più difficile di una volta far crescere dei bambini. I genitori hanno grossi problemi in ragione del clima morale di permissività, delle esibizioni di sesso e violenza a cui sono prematuramente esposti i loro figli, del relativismo morale che essi incontrano a scuola e di quella svalutazione generale dell’autorità che fa si che i bambini non sopportino più alcuna restrizione.

La privatizzazione della morale è un altro indice del collasso di una comunità, solo una falsa idea di progresso che accondiscende a questo tipo di evoluzione, e i suoi peroratori non possono aspettarsi di essere presi sul serio. Secondo loro l’opporsi a questa misera logica sfocerebbe nell’imposizione del valore di un gruppo su quello di tutti gli altri. La critica più comune è quella per cui essa comporterebbe fatalmente l’irregimentazione delle opinioni, la repressione del dissenso e l’istituzionalizzazione dell’intolleranza, il tutto in nome della morale.

La miglior risposta a queste accuse è che esse esagerano la difficoltà di raggiungere una comprensione comune dei problemi morali. “C’è più consenso di quanto non sembri” su un ampio spettro di convincimenti di base poichè non va trascurato bellamente e ipocritamente che le scelte morali private hanno delle conseguenze sociali.

E la devastazione attuale ne è la prova lampante.

op.cit.

http://www.mcgill.org.za/stuff/wp-content/uploads/2013/07/lamanif-pic.jpg

CADAVERI ECCELLENTIultima modifica: 2018-07-19T13:01:19+02:00da allan11
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