Ben prima degli attuali soloni Progressisti, San Paolo è stato il primo ad enunciare una concezione disincarnata dell’universale dove ogni determinazione particolare dev’essere pensata come un grave ostacolo all’avvento di un ordine giusto e di conseguenza come una configurazione politicamente scorretta che è indispensabile sradicare al più presto.
Oggi, con l’individualismo analogamente disincarnato, propagandato come “Diritti dell’uomo”, la cui ascendenza da quel cristianesimo malinteso è plateale, nell’astratto culto della “Moltitudine” universale conseguente, non c’è spazio per alcunché di concreto in questo implicito “popolo universale” e/o “cittadino del mondo”
E’ altresì, il trionfo di Platone che discredita il mondo sensibile in nome delle idee pure.
L’idea generale che solo escludendo per principio ogni riferimento a dei valori *comuni* è equivalso a legittimare qualunque desiderio o capriccio che fosse oggetto di una scelta privata, stante la premessa della necessità della liquidazione delle *radici* giudicate solo superstizioni superate e ostacoli alla trionfale marcia in avanti dell’umanità, che il mondo nuovo deve essere necessariamente edificato sulle rovine del mondo di prima.
Comunque, cari “preti inconsapevoli”, continuate pure ad inorridire per il “Populismo” montante, ma smettetela, almeno, di far finta di essere laici, per favore, che dimostrate solo, per l’ennesima volta, di non capire né aver mai capito meno di un cazzo di psicologia.
Su, dai…
Ecologia del cervello
Il punto fondamentale da comprendere è che *nessuna Multinazionale può sacrificare il suo rendimento al “bene comune”*
Quindi, questa società, sul modello del mercato che esige la soppressione di tutte le frontiere, non può che essere destinata alla catastrofe soltanto.