MOLTITUDINE & POPOLO

Pare che oltre al vecchio concetto di “Massa” la Sinistra non sappia proprio andare anche se ora la declina come “Moltitudine”, sulla scorta di Tony Negri, non più decerebrata come da tradizione comunistarda, quindi, ma provvista di un cervello, sebbene tutt’altro che sano.

Le ripetute sconfitte che sta’ subendo questa Sinistra sono ben più di ordine PSICHICO, innanzitutto, che dovute ad altro.

Non è che radiando il sottoscritto abbiano radiato il buon senso, però.

Quando la Ragione è scissa dalla Realtà resta solo l’Astrazione e il tempo che trova.

Sempre meno, oramai, si direbbe.

Consapevoli o meno che ne siano il loro modello di riferimento è ancora quell'”Impero” di Hardt e Negri che, a rileggerlo, pare di sentire il completo elenco di tutti gli argomenti che adducono quotidianamente e spocchiosamente costoro come uniche e legittime declinazioni dell’inevitabile globalizzazione mondiale.

Analogo disprezzo per il cosiddetto Populismo per contro a quella “Moltitudine” che altro non è che molteplicità anonima, massa indifferenziata.

Informe e caotica idea dell’umano che poi i nostri bell’imbusti traggono da quell’altro folle da niente di Deleuze di cui son dichiarati seguaci. Figurati !!

Così affermano infatti i nostri Cip & Ciop : “In opposizione al concetto di popolo il concetto di moltitudine è quello di una molteplicità singolare di un universale concreto. Il popolo costituiva un corpo sociale; la moltitudine no, perchè la moltitudine è la carne della vita”.

Che già basterebbe questo per farti diventar vegano per tutto il resto della vita !

E’ da qui poi che arriviamo a quel “movimento spontaneo delle masse dedideranti” che mette in primo piano quello PSICHICO di cui si parlava poc’anzi.

Ora, che cos’è quel “movimento spontaneo delle masse desideranti” ?

La *SCHIZOFRENIA*, ve lo dico subito.

Poi, se volete, ve lo spiego dettagliatamente, ma vi basti ricordare che è su quelle basi di Deleuze & Guattari e compagnia bella che vennero chiusi i manicomi e la follia estinta come la storia per Fukujama.

Bingo !!

DELEUZE & GUATTARI

“I desideri edipici…sono l’inganno, l’immagine sfigurata con cui il rimosso intrappola il desiderio”. La FAMIGLIA diviene allora un semplice “agente delegato al “rimosso”, delegato dalla società, beninteso, che nel rimosso vede un mezzo per assicurare la sua “repressione”. Ecco allora l’Edipo (ricordiamo che il loro “capolavoro” fu il celebre libro “…L’anti-edipo” che li fece assurgere a gloria imperitura…sic ) degradato al rango di “resistenza” ed è al desiderio “vero” che esso resiste, forza polivalente, estranea alle esigenze della rappresentazione come all’imprigionamento nelle strutture, desiderio infinito in termini di flussi che intersecano… blah blah blah. Il “vero” desiderio è inconscio: ciò che percepiamo come tale – al livello delle “persone totali” – è il risultato di operazioni complesse… blah blah blah …è per “addomesticare” un desiderio che il capitalismo…blah blah blah blah. Ma ora sorge spontanea una domanda: Se, anche nel capitalismo, il vero desiderio è inconscio, ancora schiacciato sotto le codifiche repressive, come possono i due autori sapere che esiste ?! Semplice, per uno psichiatra pazzo, o meglio, due psichiatri pazzi. A informarli, sono soprattutto le forme DELIRANTI della schizofrenia, perchè fanno esplodere la repressione per liberare il vero desiderio, in un’apertura e in una disponibilità assolute a forme sempre nuove. Il DELIRIO può dunque fungere da macchina da guerra (gioiosa ?…mi ricorda qualcuno ! mah..) Il desiderio, lo si è visto, non ha nulla a che vedere con le persone, quindi. Quanto all’inconscio, ce ne sono solo dei pezzi in “macchine desideranti”. Non avete capito cosa significa ? Non è nulla tanto mica l’obiettivo finale è ragionare ! Andiamo avanti. Deleuze e Guattari impiegano quindi un notevole talento e una retorica assordante al servizio di una causa che sembra loro meritoria: la distruzione di ogni via di mezzo, l’elusione di ogni problema CONCRETO del desiderio. Si passa bruscamente da un “estremo” all’altro, dal nulla a Dio, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Ma c’è il DELIRIO, si dirà: c’è la buona novella del DELIRIO che Deleuze e Guattari s’incaricano di annunciare. Si può infatti fuggire con lui, cavalcare il DELIRIO versi orizzonti inesplorati.

MOLTITUDINE & POPOLOultima modifica: 2018-06-25T18:18:50+02:00da allan11
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