Il pensiero neoliberista non è più l’unico pensiero dominante (Haiek) ma si oppone ad esso un vero e proprio “pensiero critico alternativo” (Keynes & Costituzione Italiana) che vuole salvare i popoli da un autoritarismo senza precedenti e da una recessione senza fine.
I mezzi di comunicazione di massa non dicono qual’è la causa di questo immane disastro.
Al fondo di tutto c’è una falsa teoria economica che è riuscita a conquistare le menti dei cittadini.
Queste idee ebbero origine negl’anni ’30 all’indomani della grave crisi del 1929
In sostanza si trattava di operare una scelta tra le tesi di Keynes e le tesi liberiste di Haiek.
Il primo ha dominato fino agl’anni ’80, il secondo, riproposto da Milton Friedman, domina da allora in poi.
La ragione della sua attuale prevalenza , ancorchè fonte di disastri economici immani, risiede nel fatto di non essere solamente un modello economico ma anche modello di relazioni sociali, forme di vita e di soggettività.
In altri termini, con il neoliberismo, ciò che è in gioco è né più né meno la forma della nostra esistenza, cioè il modo in cui siamo portati a comportarci, a relazionarci agli altri e a noi stessi.
Basato sull’assioma per cui se gli individui agiscono secondo i propri personali interessi creano benefici massimi per tutti.
Fede *fondamentalista* il cui *credo* è l’assenza di qualunque regola normativa (Deregulation) spacciato per verità scientifica.
Solo una menzogna nell’interesse della finanza e a danno dei popoli
(Questo, sia detto per inciso, spiega il legame indissolubile, nel bene e nel male, tra il modello neoliberista e l’omosessualismo )
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