LA CULTURA DELLA CRUDELTA

Penso agli anni Sessanta e Settanta quando il senso della storia era ancora da darsi e il futuro era una specie di incognita che la società poteva negoziare e produrre……..ora, solo…………individui de-soggettivati nella grande catena produttiva globale. Il soggetto destrutturato non sa nemmeno cosa fa durante il suo lavoro. È per questo che il management non sceglie mai i migliori, sceglie sempre i più obbedienti. Il management rincorre continuamente una specie di propensione psichica. Seleziona le persone sulla base di criteri a queste sconosciuti e infine seleziona gli individui più deboli, accondiscendenti o malleabili, perché il punto fondamentale della governance è la responsabilità : Bisogna essere efficienti e capaci di rispondere ai bisogni immediati ma nel contempo bisogna rimanere interscambiabili, . Bisogna voler lavorare, bisogna voler piacere al capo, bisogna voler essere produttivi e bisogna voler continuare a lavorare fino allo sfinimento. Se pensate come l’oligarchia allora sarete moderni, responsabili, razionali, virtuosi. Di converso se vi allontanate da questa visione sarete paranoici, irresponsabili, retrogradi, nostalgici.

“Volontarismo magico” è la convinzione che ogni persona ha il potere di diventare ciò che vuole essere. Il “volontarismo magico” è l’altra faccia della depressione – quel senso di inadeguatezza che suggerisce che noi siamo gli unici responsabili della nostra miseria e perciò la meritiamo, se non riusciamo a trarre vantaggio da un mondo pieno di opportunità. Le narrazioni di cui stiamo parlando non fanno mai i conti con la materialità della vita, con la disoccupazione, la sottoccupazione, i bassi salari eccetera. Poi c’è un altro tipo di censura, che rimanda alla nozione di censura di cui parlava Sigmund Freud. Questo tipo di censura non è lontano dall’autocensura ma si produce in modo inconscio. Non si tratta di dire “questa parola che emerge nella mia coscienza non la uso per questi determinati motivi”, il problema è provare malessere ancora prima che questa motivazione possa arrivare al cervello. E cosa spiega questo malessere? Che cos’è che fa provare malessere prima ancora che il malessere possa arrivare alla coscienza? È l’ideologia, è quello che Freud definisce come la moneta nevrotica. La moneta dice tutte le regole che uno deve seguire per avere successo nel suo ambiente.
Bisogna quindi essere attivamente standard – medi – e attivamente mediocri e qual è il risultato? Sostanze psicotrope, alcolismo, burnout, depressione e la grandissima angoscia sottesa alla distruzione del soggettività di chi lavora

Tutto questo per dire quanto potere hanno coloro che scelgono le parole che usiamo a livello sociale, perché a livello psichico e mentale le parole ci portano a conformarci a certi specifici obiettivi. L’economia è diventata un pensiero superiore trascendente che è aldilà della politica e dell’etica. l problema di tutto questo è una parola, una parola che non si usa più ed è il capitalismo.

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LA CULTURA DELLA CRUDELTAultima modifica: 2018-06-01T02:45:20+02:00da allan11
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