ODIO LA SOCIOLOGIA

L’ho sempre odiata. E’ mezzo secolo che la odio e non ho mai avuto ragioni per ricredermi.

Era il regno, già negl’anni settanta, dei “compagni” di ogni ordine e grado. Sfigati che non valendo nulla individualmente si rifugiavano nel sociale solamente. Erano iscritti a frotte a “Scienze politiche” e li distinguevi subito, tutti uguali com’erano nei loro eskimo verdi e solo carichi di invidia da far paura. Conoscevano solo Marx e nient’altro. Ma più per moda e sentito dire che per letture. In comune avevano tutti la stessa ottusità per qualunque cosa che non fosse stata solo materiale, orizzontale e concreta.
I “concretini” li definivo, infatti, già allora io.

Erano tutti agli antipodi del mio mondo, quello della psicologia e della psicoanalisi. Non faceva parte dei loro interessi conoscersi. Vivevano nei loro miti ignari di tutto. A cominciare dal fatto che erano solo miti.

Poi, lentamente, attraverso il partito, me li ritrovai infilati in tutti i buchi possibili e immaginabili. Comune, Regione, cooperative, impieghi pubblici di ogni tipo. Tutti piazzati grazie alla politica solamente ma gli stessi ottusi di sempre. Però in carriera. Per nulla meritata…ma redditizia.

ECCO, E’ QUESTA LA CLASSE CHE ORA PROPAGA IL POLITICALLY CORRECT, IL GENDER E AMENITA’ VARIE

Son sempre loro e il loro parentame prolificato nel clientelismo più viscido.
Ed esattamente come allora hanno nella sociologia e nella orizzontalità tutto il loro piccolo mondo.
Non cambieranno mai.
Probabilmente saranno anche convinti di averci visto giusto.

Andarono solo in crisi nell’ ’89, quando crollò l’Unione sovietica.
Ma grazie a Tangentopoli si ripresero subito e non elaborarono mai il loro fallimento esistenziale.

E sono ancora lì, convinti di essere in testa quando invece son solo in coda. Però hanno il potere. In fondo è sempre e solo quello che desideravano.
Ma restano e resteranno sempre quei poveri deficienti e sfigati di allora.

Non è andata “L’immaginazione al potere” come si auspicava nel ’68.

No, ci sono andati quelli totalmente privi di immaginazione solamente…che per avercela, l’immaginazione, bisogna averci le ali.
Ma questa è solo una generazione di galline, serpentelli e vermetti buoni solo per andarci a pesca.

Avete capito ora perché la Sociologia mi sta’ sulle palle da mezzo secolo !?!

“CESARE”

Come siamo arrivati a questo punto ?
Come è possibile che tanta gente sia così ottusa da credere e pensare ciò che il potere vuole che si creda e che si pensi ?
La morte di Dio, probabilmente
Non è un vuoto rimasto incolmato
E’ solo raddoppiato quello di “Cesare”
Ora c’è solo “Cesare” e a Dio, o chi per esso, non è dato niente.
Questo spiega la *orizzontalità* del tutto.
Non c’è più il *verticale* perché non c’è più Dio.
Ora è “Cesare” Dio
Tutto il potere risiede in lui e solo in lui
Un uomo
Solamente
Un mortale
E così anche il tempo si è trasformato in un eterno presente solamente
Oggi, ora, hic et nunc
Senza nessun autentico progetto futuro che “Cesare” comanda solo oggi ed ora è il suo tempo.
Domani ci sarà un altro “Cesare”.
Altrettanto immobile e solo preoccupato di restare in scena il più possibile solamente
“Cesare”, l’incarnazione di quella “Volontà di potenza” effimera che, ben che vada, dura lo spazio di un mattino.
“Cesare”, che continua a sconfiggere Cristo ieri come oggi, senza essere mai cambiato di una sola virgola
Ieri come oggi, e ancor più oggi, ancora lì a parteggiare per Barabba, solo quel rovescio della medaglia di “Cesare” stesso.
No, non è cambiato nulla in duemila anni. Assolutamente nulla.
Il popolo sta’ solo con Cesare e Barabba.
Vede solo Cesare e Barabba
E solo Cesare e Barabba si spartiscono il potere su questa sterminata mandria di buoi ottusa e cieca sempre di più

ODIO LA SOCIOLOGIAultima modifica: 2017-06-07T17:25:37+02:00da allan11
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