PERCHE’ IL GENDER E’ FOLLIA

Per questo, dopo l’estenuazione della cultura del postmodernismo, possiamo ritornare con maggiore consapevolezza, io credo, ai problemi centrali delle scienze umane, tra cui s’annovera, com’è ovvio, il tema della natura e della funzione dell’inconscio nell’opera di Freud, con specifico riferimento alla questione delle invarianze di contro alle trasformazioni che il pensiero del viennese sopporta durante il percorso della sua vita.

FREUD

L’inconscio è cioè distruzione di linguaggio.

L’Es è cioè il rappresentante del corpo nella mente.
Il suo modo precipuo di essere, di esistere nello psichico, è il sentire: quella percezione proveniente dall’interno che Freud chiama propriamente sensazione, sentimento o pulsione, e che si distingue radicalmente dalla percezione sensoriale proveniente dall’esterno, la cui composizione dà luogo alla rappresentazione del conoscere. Il sentire attiene all’interno, radicandosi nel corpo della mente, mentre il percepire-rappresentare attiene al rapporto con il mondo esterno.

l’Es come altro del corpo (e non altro *DAL* corpo ndr) e l’Io come altro del mondo esterno, il primo composto da pulsioni e il secondo da percezioni/rappresentazioni.

L’Es è dunque il corpo che prende corpo nella mente.
E come tale è il vero luogo del simbolico…rappresentanza del somatico nello psichico….la rappresentazione del corpo nella corteccia cerebrale avveniva dunque per rappresentanza, cioè per elaborazione e sintesi di più elementi.

Il sentire è il piano intermedio tra corporeità e psichicità.
…corpo nella mente e come tale funzione simbolica che assegna il senso e la verità non al conoscere ma al sentire.
Perché attraverso il sentire è il corpo che si fa a se stesso simbolo, traducendosi nel sentire della mente.
E’ qui che a mio avviso va collocato il fondamento di una concezione materialistica dell’uomo e della sua natura simbolica. Non nella semplice capacità di produrre e di usare simboli linguistici, ma nella sua capacità di essere simbolo a se stesso in quanto mente che assume il corpo ad oggetto primo e permanente, privilegiato e intrascendibile, del proprio pensare, in quanto mente cioè la cui funzione primaria è quella di riconoscere e di rappresentarsi un corpo che di per sé non può mai essere completamente ridotto a rappresentazione.

Con tale incorporazione e incarnazione dell’inconscio, con tale sua biologizzazione, Freud anticipava, io credo, la critica alla dismisura e alla retorica dell’intersoggettività da cui è stato caratterizzato il postmodernismo…..anticipa infatti la critica e il rifiuto di una teoria solo culturalistica e sociologica dell’antropogenesi e della formazione dell’individualità.
Una topica dell’asse verticale quale critica anticipata della costruzione solo socio-culturale e relazionale dell’essere umano, ( che impedisce di risolvere l’umano nel rapporto con l’altro-da-sé perché rivendica ed esplicita una costituzione verticale istituita sull’altro-di-sé.)
…altro-da-sé e altro-di-sé formano i termini delle diverse relazioni, una orizzontale e l’altra verticale, che costituiscono gli assi trascendentali e permanenti del vivere umano.
Proprio la svalorizzazione dell’asse intrapsichico e la valorizzazione unilaterale del solo asse intersoggettivo tracciano il confine profondo, riguardo alla teoria dell’azione e dell’agente, tra sociologia e scienze sociali da un lato e psicoanalisi dall’altro.

Infatti è nella possibile mancanza di sintesi tra rappresentare con linguaggio e rappresentare senza linguaggio che già quel Freud scorgeva il luogo centrale della genesi di scissioni e patologie.

LACAN

A fronte di ciò che definerei, il materialismo incarnato di Freud, vorrei ora svolgere, nella seconda parte di questo mio scritto, qualche riflessione sull’opera di J.Lacan, per evidenziare quale grado di dematerializzazione spiritualistica, di allontanamento dalla corporeità, se non di prossimità teologiche, possa raggiungere la cultura psicoanalitica quando, invece che partire dal corpo pulsionale come principio della vita, e dunque dall’infrasoggettività, mostra di privilegiare essenzialmente l’intersoggettività, cadendo in una prospettiva tutta culturalista e linguistica dell’essere umano. Basti pensare, a proposito di lontananza dalla materialità e dalla corporeità, che nel pensiero di Lacan, tra le molti fonti cui attinge il sulfureggiante maestro francese, s’intrecciano in particolare quella di A. Kojéve e quella di M. Heidegger.

Il desiderio fondamentale, ciò che muove a vivere l’essere umano, per Lacan, nasce con il corpo ma non è nel corpo o del corpo, come avviene invece per Freud, per il quale la pulsione ha un’origine irriducibilmente biologico-corporea, e per tutta la psicoanalisi che accoglie l’origine prioritaria del corpo rispetto alla mente.

Lacan presenta nel 1936 a Marienbad al XIV° Congresso dell’International Psychoanalitic Association, ciò che si dà nell’essere umano è una prematurazione della funzione conoscitiva, un’eccedenza del conoscere/vedere, rispetto alle altre funzioni somatiche[

…nell’opera di Lacan preme sottolineare il carattere appunto fortemente antinaturalistico e antipulsionale dell’impostazione lacaniana

Per Freud il luogo del senso sta nel sentire del corpo, nell’avvicendarsi dei suoi sentimenti/emozioni, mai mancanti ad essere ma sempre pieni di emotività e di significatività. Invece per Lacan , data la riduzione del corpo a non-essere e data perciò l’impossibilità di ancorare il senso al sentire del corpo, il luogo del senso sta nel «non senso».

In conclusione a tale confronto, assai schematico, tra alcune tematiche freudiane e lacaniane, ciò che sembra poter dire è che molto del pensiero e delle filosofie della differenza – molto cioè del pensiero postmoderno – abbia preso alimento dalla differenza tra Freud e Lacan, ossia dal modo in cui un pensiero come quello di Lacan, fortemente esposto alla seduzione, quando non alla mistica, del Nulla ha riletto e reinterpretato l’opera di Freud: più legata, invece, a quell’indagine sulla compresenza di corpo e mente, in cui, secondo la preziosa indicazione di Spinoza, si circoscrive e si risolve l’antropologia dell’essere umano.

Materialismo “contra” spiritualismo. Sigmund Freud e Jacques Lacan

Rappresentazione e linguaggio in Freud: a partire dal “Compendio di psicoanalisi”.

PERCHE’ IL GENDER E’ FOLLIAultima modifica: 2017-04-29T20:36:04+02:00da allan11
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