L’Estetica è un interesse individuale e non sociale.
Nell’arte è la singolarità, ossia un tipo di originalità, una estraneità, una arcana sorpresa a costituirne l’essenza.
Ma in Occidente, in nome dell’armonia sociale, la Politica ha eclissato l’Estetica.
Nella fattispecie del “Politically correct” si è asfaltato tutto in un indistinto piano egualitario fino a fare del kitsch il suo emblema, nel dominante risentimento di “tutte le minoranze unite” : femministe, gay, afrocentristi, marxisti ecc. e nel loro scambiare l’uguaglianza per la mediocrità.
Il metro di misura del bello è stato abolito in nome della redenzione ed armonia sociale.
Il multiculturalismo vi si è sostituito con la sua paccottiglia indistinta di *pensiero unico* che nulla offre al di fuori del risentimento nel quale non c’è né singolarità né originalità ma solo conformismo acritico.
Dall’arte, invece, possiamo trarre nuove categorie mentali per guardare la realtà. L’arte genera la mappatura del visibile di nuove possibilità. Dei percorsi di connessione tra visibile e dicibile, delle relazioni tra modi di essere, modi di fare e modi di dire. Reagisce alle situazioni. Interrompe i ritmi propri del ciclo della produzione, della riproduzione e della sottomissione.
L’uomo è un animale letterario, che nel potere della parola ha effetti dirompenti sul reale se si libera della gabbia politica che lo schiaccia.
Nell’arte c’è chi primeggia e le mezze-calzette. Le mezze-calzette non amano l’arte che le relegherebbe al ruolo che solo meritano.
Nel loro risentimento verso i migliori le mezze-calzette aspirano ad un livellamento che asfalti al loro infimo piano tutto il genere umano.
Bisogna reclamare il proprio diritto a dichiarare schifoso ciò che è schifoso.
Non siamo tutti uguali.
Basta misericordia pelosa !!
Bisogna tornare a nominare l’orrido come orrido.
“Al di là del bene e del male” torna in scena nel Bello e nell’Orrido.
E il Bello non è una questione di gusti ma segue dei precisi canoni di bellezza.
http://www.itacalibri.it/System/39011/ISBN884524546_1.jpg