LOVE WITHOUT LOVE

Senza lo psichico non c’è amore.
Il confine tra sesso e amore risiede nella presenza o meno dello psichico.
Nel prevalere contemporaneo di quel *Comportamentismo-Cognitivismo* che lo psichico esclude, che l’Inconscio esclude, viene escluso l’Amore stesso che dello psichico si nutre; che di Amore e Psiche già sapevano i greci stessi ma di cui, oggi, si è persa consapevolezza.
*Amore liquido*, ovvero, Amore senza Psiche, senza coinvolgimento interiore profondo dove è in gioco l’essere stesso, l’autentico esistere, è altresì oggi quella modalità dove l’*eccitazione solo pulsionale* ha preso il sopravvento.
Nella Pornografia che ne è l’emblema, non ci si parla, non c’è dialogo, conoscenza. Lo psichico è sostituito dall’orgasmico. Annullato in un Piacere monco senza turbamento, passione, sentimento, calore, nel freddo attrito meccanico di due corpi vuoti, che la cui perfezione estetica ha sostituito quella umana, ma dove ci si possiede solo per finta e in cui ognuno resta l’esclusivo padrone di sé stesso, e i rischi del cuore, la sua estasi o i suoi dolori sono scansati abilmente, evitati, preclusi in un divertimento senza felicità.
Perché solo nello psichico risiede la felicità. Ma altresì il rischio del dolore.
Ma oggi non si è neppure più consapevoli dei propri Desideri e li si confonde, li si annulla, li si spegne nella inconsapevole ricerca di una *atarassia* dove il vuoto che ne consegue è riempito da ottundenti e/o euforizzanti artificiali, sostanze psicotrope ora legali ora non, ma analoghi nella essenza.
Il vuoto lasciato dalla psiche deve comunque, ora, essere riempito e/o occultato.
Oggi è rimasto solo un mondo dove la *vigliaccheria* è assurta a *disincanto*, “furbizia”, scaltrezza…ma è sempre e solo il modo di evitare di spendersi, conoscersi attraverso l’altro, l’unico che ti può far sapere chi veramente sei, essere trasportato da lui/lei, che è anche l’Altro da sé, quell’Inconscio ove risiede tutto.
Quel *tutto* che però è al di fuori di noi, del nostro possesso, alla nostra portata, ma che ci contiene di giorno esattamente come nei nostri sogni notturni in cui vaghiamo alla sua mercè, e che contiene anche quella piccola isola che è la nostra consapevolezza, ma che noi ci illudiamo di credere che sia un continente sconfinato.
Errore fatale di una generazione di illusi che delle macchine hanno fatto le proprie divinità riducendosi a macchine essi stessi e nulla più.