OMOGENITORIALITA’

Premesso che in nessun sistema giuridico è mai esistito, per una donna, il “Diritto di avere un figlio”, nella visione Gender, invece, non solo questo si afferma spesso e volentieri ma la possibilità della omogenitorialità è posta con la stessa “naturalezza” con cui si sostiene la “naturalità” dell’omosessualità.
L’una sostiene l’altra !
L’una giustifica l’altra !!

La tesi di questo teorema è che la genitorialità, nonostante tutto, sarebbe salva. Ciò che questo teorema forclude, è che il figlio sarà costretto a confrontarsi, nella propria esistenza, con la constatazione che i suoi genitori lo hanno voluto come un oggetto (per loro e tra loro)

Sorprende come nello “spensierato”dibattito sulla “genitorialità” gay la poca o nulla considerazione rivolta alla crescita e allo sviluppo psichico che il figlio o la figlia saranno costretti ad affrontare. prevale, invece, il gioco ideologico che l’amore è la condizione sufficiente per adottare. L’errore di prospettiva è che le “buone” intenzioni degli adottandi prevalgono sulle condizioni simboliche e giuridiche (*Diritto alle origini* come possibilità di conoscere le proprie origini e la propria storia)

A coronamento del tutto ci sono poi miriadi di ricerche dove il riferimento agli autori e alle ricerche si esaurisce, in modo egemonico, al mondo anglosassone e/o gay friendly, . dove troverete sempre che tutto procede bene e che il criterio utilizzato è sempre, guarda caso, quello del benessere dell’adottato..
Ma che cosa significhi “benessere” non è dato saperlo !
Inoltre queste ricerche si dedicano a fasce d’età che si fermano alla pubertà senza tener conto che soltanto DOPO la pubertà, con l’adolescenza, incomincia a strutturarsi in modo autentico e specifico una soggettività.

L’adolescenza incomincia, infatti dalla pubertà, dove l’Io e il corpo, dopo la fase di sviluppo dei caratteri fenotipici della sessualità, fanno fatica a riconoscersi e integrarsi.
L’apparire delle prime manifestazioni della sessualità è avvertita in modo contradditorio come difficoltà, minaccia, curiosità, turbamento, paura, interesse.
Un bivio : sono stato *bambino* ora devo diventare *figlio*.
La differenza di età costituisce una differenza di struttura nel processo di integrazione tra lo psichico e il corporeo. In questa soggettivazione dell’identità sessuale è al lavoro il processo psichico della *SESSUAZIONE*, ovvero come da maschio o da femmina si diventa rispettivamente uomo o donna.
Si tratta di un *diventare* che si iscrive nella vita psichica della soggettività.
Ma qui l’ideologia Gender raggiunge l’apice del proprio delirio dove si inventa di sana pianta, senza il benché minimo riscontro scientifico, che questa è solo una costruzione che consisterebbe nell’offrire al soggetto la disponibilità di poter scegliere l’identità che preferisce, consegnando quindi il ragazzo alla psicosi su un piatto d’argento.

OMOGENITORIALITA’ultima modifica: 2016-09-20T16:10:00+02:00da allan11
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