Il mito della repressione sessuale

Per trentacinque anni ho ascoltato centinaia e centinaia di persone ma di *repressi sessuali* non ne ho mai incontrati.
Anzi no, ad essere fiscali due ne ho incontrati.
Due *nevrotici ossessivi* e basta.
Nessun altro.

Ho ascoltato molto più di incesti che di repressione sessuale.
Molto di più.
Di *castrati*, poi, ne ho incontrati a bizzeffe.
*Castrati* in senso autenticamente psicoanalitico, intendo, gente, cioè, a cui era precluso l’ultimo stadio della sessualità secondo Freud: la procreazione.
Ma di gente che usava il sesso per “pisciare” come cani a passeggio una miriade.

“Repressione sessuale”, che mito idiota.
Addirittura c’è chi ne parla tutt’ora, pensa te !!
A dire il vero tutto è nato con la pillola.
Senza di quella saremmo ancora come prima.
La pornografia, poi, ha fatto il resto.

Se prendiamo per buono “panem et circenses”, allora niente è mai stato più potente del *sesso circenses* attuale.
Nulla. Assolutamente nulla.

“Liberi liberi…ma da che cosa poi” cantava il Vasco nazionale.
Appunto.
Liberi da che cosa ?
Dalla RESPONSABILITA’.
Da un *sesso responsabile* dove, cioè, dovevi “rispondere” dei tuoi atti, del tuo comportamento.
Se la lasciavi incinta te la sposavi.
Questa era la Legge.
Semplice e logica.
Nient’altro.
E questo aveva solo la ricaduta che non potevi *pisciare* contro qualunque alberello.

Ma poi è arrivato il ’68 con il suo “tana, liberi tutti”, e via ad urinare a più non posso.
Fiumi di urina hanno invaso l’Occidente.
Dico *urina*, ovviamente, rifacendomi allo stadio precedente a quello *Genitale* di Freud, e cioè lì*Uretrale-Fallico” che, poi, detto semplicemente, tutto lì sta :usare il sesso come *scarica* soltanto, come *minzione*, appunto.

Il *mito dell’Orgasmo* di quel deficiente di Wilhelm Reich, versione sessantottesca di quel Voltaire famoso solo perché scriveva in modo così elementare che lo capivano anche gli idioti, ha sostituito quello autentico di Genitalità, la sua serietà, la sua cultura, per diventare quella buffonata che oggi nei Gay Pride ha le sue vette di sterilità orinante modello *fontana di Trevi*.

Certo, siamo in tanti, forse troppi, e quindi figuriamoci se non va bene così.
Crescita zero.
Meglio

Bene, ci penseranno gli arabi e i migranti a ristabilire le cose.
Nel frattempo questo modello economico capitalista agonizzante creperà, speriamo presto, e succederà qualcosa.
E qualunque cosa succederà, prima o poi, di “rivoluzione sessuale”, finalmente, non se ne parlerà più che, se per sopravvivere questo branco di vecchi rimbambiti e “sboranti” come bestie, l’unica alternativa è l*aborto* di nuove vite…beh…allora molto meglio che “muoia Sansone e tutti i filistei” coglioni.

Il mito della repressione sessualeultima modifica: 2016-06-23T18:52:27+02:00da allan11
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