LA LOGICA DEL LUNA PARK

Avete certamente visto, al Luna park, le spirali luminose che girano vorticosamente o altri “effetti ottici” dovuti alle gestalt del nostro cervello che non percepisce l’accendersi e spegnersi delle singole luci ma è predisposto per vedere quel “di più della somma delle parti” espresso per prima, appunto, dalla psicologia della Gestalt. Ecco, ora leggete questo articolo poi ditemi se non viviamo già in un Luna Park perenne !!

Nulla e dintorni: l’essenza del nichilismo postindustriale

L’ubiqua, pervasiva mercificazione di tutte le cose rappresenta il destino ultimo dell’essere. Il processo è abbastanza lineare: l’essere, da condizione trascendente delle cose che sono, sfondo su cui esse si stagliano, causa che, sottraendosi (non rivelandosi come cosa tra le cose), lascia che gli enti siano (ovvero acquistino presenzialità, si manifestino come presenti, tangibili), finisce, malinteso, col diventare presenza pura, ente supremo o super-ente (dio nella tradizione filosofica occidentale). L’essere, insomma, si cosalizza. Tramontata con l’uccisione di dio la prospettiva ultraterrena, l’essere, suprema garanzia della stabilità del reale, del suo esser attingibile, controllabile, manipolabile (e, dunque, unico argine al terror panico d’una realtà altrimenti intuita come sfuggente, imprevedibile, incontrollabile), si fa sempre più mondano, si estrinseca negli oggetti, prende forma, misura, colore. Nella sua oggettivazione più immediata, in età industriale, si materializza in beni che possono esser scambiati. Merci il cui possesso dovrebbe rassicurare (a condizione di guadagnarselo: non è per tutti, non è gratis – come non lo era in passato la salvezza dell’anima). La suprema aspirazione dell’Occidente pare, alfine, prender corpo: “l’essere si può avere!” In questa formula si palesa, in essenza, l’istinto predatorio del cacciatore umano (abbrancando la preda, la immobilizzo, la faccio mia). La metafisica rivela appieno la sua natura antropologica. Nell’età postindustriale il salto di qualità: l’“essere-merce” (oramai del tutto entificato) tende a smaterializzarsi energizzandosi in flussi d’elettroni, per cavalcare ultraveloce la cresta dell’onda nell’oceano in espansione autoindotta di internet. “Velocità” è la parola chiave. L’essenza della merce sta nel suo esser posseduta e scambiata (posseduta per esserescambiata e viceversa). Più velocemente avviene tale processo più si tien lontano – ma solo in apparenza – lo spettro incombente dell’entropia. La riduzione dell’essere ad ente, infatti, ha dato luogo ad un sistema ontico[1] ad alto impatto entropico. Giacché, ça va sans dire,[2] gli enti, in quanto cosalità determinate, si deteriorano continuamente volgendosi in ni-enti (ossia nella negazione assoluta della loro qualità di cose determinate). In ciò consiste il nocciolo del nichilismo. Aumentando la rapidità della transazione di cosa con cosa – software è decisamente più duttile e manovrabile di hardware – s’ottiene un effetto ottico di permanenza indeterminativa. L’annientamento sembra non poter trovare spazio per manifestarsi tra gli interstizi del forsennato passaggio di ente in ente. Così, con l’illusione che il processo di nientificazione possa esser congelato, sospeso indefinitamente, si prova vanamente a far terra bruciata intorno al terrore originario di perdersi, di non-esser-più. Vanamente, perché se è vero, in metafora, che agitando con rapidità e destrezza una torcia nell’oscurità lo spettatore ha l’impressione di trovarsi dinanzi ad uno stabile continuum di fiamma, ad una parabola ininterrotta di fuoco (ovvero il parossistico trascorrere delle merci sul filo della fibra ottica)[3], in realtà, all’aumento di velocità nel maneggiare la torcia corrisponde, proporzionalmente, una più veloce dissipazione della stessa. Vale a dire: tanto più celermente produco e consumo enti-merci, tanto più celermente li annichilisco. Il nichilismo è sabbia mobile: quanto più mi agito per evitare di affondare, tanto più affondo. Disperandomi.

Francesco Dipalo

http://www.diogenemagazine.it/letture/301-l-essenza-del-nichilismo-postindustriale.html

LA LOGICA DEL LUNA PARKultima modifica: 2015-12-11T14:59:31+01:00da allan11
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