Post-storia Kojève

“Si può anzi dire, da un certo punto di vista, che gli Stati Uniti hanno già raggiunto lo stadio finale del “comunismo” marxista, visto che, praticamente, tutti i membri di una “società senza classi” possono appropriarsi fin d’ora di tutto ciò che desiderano, senza per questo lavorare più di quanto gli piace. Ora, in parecchi viaggi comparativi compiuti (tra il 1948 e il 1958) negli Stati Uniti e nell’U.R.S.S. mi sono formato l’opinione che, se gli Americani fann…o la figura di cino-sovietici arricchiti, è perché i Russi e i Cinesi non sono che degli americani ancora poveri, anche se in via di rapido arricchimento. Sono stato indotto a concluderne che l’American way of life era il genere di vita proprio del periodo post-storico, dal momento che l’attuale presenza degli Stati Uniti nel Mondo prefigura il futuro “eterno presente” dell’umanità tutt’intera. Così, il ritorno dell’Uomo all’animalità appariva non più come una possibilità ancora di là da venire, bensì come una certezza già presente.”

Kojève si spinge ad un paragone in apparenza paradossale: gli americani come esponenti dell’ultimo stadio del comunismo russo. Come è possibile che il regno del capitalismo trionfante sia anche lontanamente apparentabile alla società comunista sovietica?

Kojève lo spiega con quella che potrebbe quasi sembrare una battuta: il nucleo del sogno americano è quello che ciascuno possa ottenere ciò che desidera, se si impegna a profondere l’impegno (economico) e la fatica (lavorativa) necessarie. Tutti uguali secondo i propri bisogni, tutti equiparati secondo le proprie necessità. In effetti la vicinanza a Marx appare evidente

Qual è dunque il carattere della post-storia giapponese? Kojève risponde: la ritualizzazione del Senso. Un mantenimento delle vestigia esteriori del Senso della Storia, dei riti, delle cerimonie, che, anche in uno stato di perdita dei contenuti dell’Agire propriamente detto, non respingano questo nella totale a-significanza, e nell’oblio. Uno snobismo post-passionale, post-storico nel senso più pieno del termine, ma che mantiene, proprio nel preservarsi della ritualità, le vestigia dell’umano.
L’alternativa kojèviana è tra animali post-storici americani e uomini ritualizzati giapponesi. Tra l’oblio del senso ed il mantenimento della forma di questo Senso

Per rimanere umano, l’Uomo deve rimanere un “Soggetto opposto all’Oggetto”
(Kojève usa le lettere maiuscole per indicare non il mero rapportarsi di ciascuno di noi alle oggettualità che incontriamo nel mondo, ma il rapportarsi del Soggetto storico all’Oggetto del proprio desiderio, vale a dire il riconoscimento. È l’Oggetto-riconoscimento che viene meno, alla fine della Storia.)

Per fortuna, il desiderio resta.

http://desiderioefilosofia.com/…/il-desiderio-alla-fine-de…/

Post-storia Kojèveultima modifica: 2015-10-19T14:08:57+02:00da allan11
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