Qualcuno starà cominciando ad accorgersi come ciò che paventavamo dall’Unione Sovietica si stia oggi realizzando con gli Stati Uniti d’America. Un analogo totalitarismo ora, più che mai, Imperiale.
Perché ce ne siamo accorti solo ora ?
Perché a differenza della normale socializzazione, che riguarda ciò che l’uomo *HA*, qui si tratta di una socializzazione di ciò che l’uomo *E’*….
Cioè, in altri termini, l’Urss voleva abolire, privarci della *PROPRIETA’ privata*, ora, gli Usa, invece, privano l’uomo della sua *PERSONALITA’ privata* lasciando inalterata quell’altra. Poiché oggi l’individuo deve liberare e consegnare al potere totale lo *SPAZIO INTERIORE* che aveva riservato per sé. Questo *espansionismo all’interno* dello stato totale è un processo che corrisponde a quello dell’espansionismo imperialistico.
In due parole…mentre i primi ti espropriavano l’AVERE questi ti espropriano l’ESSERE.
Come ?
“Ho cercato di documentare questa spiacevole tesi nel primo volume (p.99: G. Anders. L’uomo è antiquato). E l’ho fatto con l’esempio della televisione. Dalla qual cosa risultò quanto segue: Non importa ciò che l’uomo raggiunge per mezzo della televisione: se una esplosione atomica, l’incoronazione di una regina o un concorso di bellezza; e non importa chi sta seduto davanti allo schermo televisivo: se il contadino del kolkoz siberiano o un sarto londinese o il proprietario di un distributore di benzina nel Colorado; il fatto che gli eventi ci giungano in stato fantomatico, privato di realtà, che il consumo di fantasmi si sostituisca a una reale esperienza del mondo resta in ogni caso lo stesso; esso, ed esso soltanto, è quello che decide; quello che plasma e trasforma l’uomo; quello che pregiudica il suo rapporto col mondo e il rapporto del mondo con lui.”
