Nella nostra epoca della “morte di Dio” gli sopravvive, altresì, un “dio bonsai”.
Un piccolo dio dell’*immanenza* quando quello della *trascendenza* se ne è già andato da tempo ?
Un surrogato di dio, che qualche misera spiegazione del tutto è pur sempre meglio di nulla ?
Un criterio di verità almeno soddisfacente e che addomestichi la desertificazione per gli ultimi, piccoli, timorosi uomini ?
Che li faccia sentire almeno padroni di questa terra che l’oltre non c’è ?
Ma la morte del Dio cristiano, in realtà, si è già tirato dietro, da tempo immemorabile, anche il loro, purtroppo.
“Ma non lo sanno, costoro, che se è morto il Dio cristiano è morto anche l’uomo scientifico ?
Non sanno che il dio negatore di tutti gli impulsi vitali, che qui è in forma della scienza e là in forma della religione, è sempre il medesimo ? “