Metafisica del linguaggio

Nella Gender theory, complessivamente, si sostiene più o meno esplicitamente che il linguaggio è “performativo”: sarebbe – secondo la teoria gender – una determinata prassi linguistica a determinare lo statuto ontologico della realtà. Per cui nulla è oggettivo, nulla è vero in assoluto, ma tutto è relativo . Sarà quindi sufficiente il sovvertimento della realtà costituita con un nuovo mondo, creato dalla lingua, cui ci si dovrà adat…tare.

Tutte queste non sono altro che distorsioni linguistiche che alimentano quello stato psicotico in cui l’intero mondo occidentale sta lentamente scivolando.

Come se l’altro fosse solo linguaggio e grafismo e non anche affetto, opacità, passione, distanza incolmabile, corpo vivente inconoscibile nell’informe della sua sofferenza, della sua pulsione, del suo desiderio, della sua felicità.

Il mondo della vita non è il mondo del linguaggio che ne è solo la rappresentazione

In questo modo finisce per trascurare le dimensioni non verbali del senso incarnato (comportamento, azione, sguardo) e le diverse fasi temporali e i diversi livelli della costruzione del senso.

Il linguaggio svela e copre, configura per noi il rapporto tra visibile e invisibile, corpo e senso, carne e idealità, immanenza e trascendenza; il linguaggio è la nostra trascendenza limitata

Il linguaggio è sempre e ancora inadeguato all’assoluto.
Adeguato è invece sempre e solo alla nostra presenza temporale.
L’essere accade nell’orizzonte del linguaggio ma il linguaggio non si identifica con l’essere. Non si può fare con il linguaggio l’origine dell’essere. Il linguaggio è solo l’origine della nostra comprensione dell’essere. Vi è solo affinità, enigma e affinità tra essere e linguaggio.
Il linguaggio è a malapena un po’ descrittivo e non performativo.
E niente di più, se non per gli inguaribili Idealisti !

Metafisica del linguaggioultima modifica: 2015-03-31T04:40:26+02:00da allan11
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