HISTORY OF CRAZY PEOPLE

Dagli anni ottanta in poi molto inchiostro è stato versato dagli orfani di Marx in tema di postmodernismo, una corrente intellettuale che si ritiene abbia rimpiazzato il pensiero razionalista moderno.
Dopo il maggio del ’68, in Francia, inizia infatti quella reazione contro lo scientismo di certe varianti piuttosto dogmatiche dello Strutturalismo e del Marxismo, che hanno poi costituito, (restando però, di fatto, comunque sempre all’interno di detto scientismo) il fattore principale che ha condotto alla nascita del postmodernismo, cioè quella “incredulità nei confronti delle metanarrazioni” (Lyotard)

“La caduta del comunismo può essere vista come un segno che il pensiero moderno – basato sulla premessa che il mondo sia oggettivamente conoscibile, e che la conoscenza così raggiunta possa essere assolutamente generalizzata – è giunto ad una crisi finale” (Havel)

C’è da chiedersi, però, perché questi “rinomati” pensatori siano incapaci di operare la distinzione elementare tra l’atteggiamento scientifico e la pretesa ingiustificata dei regimi comunisti di possedere una teoria “scientifica” della storia umana !!

Combinando la sottovalutazione del lato empirico con una buona dose di dogmatismo scientista è possibile cadere nelle peggiori elucubrazioni.
Qui dobbiamo precisare, con chiarezza definitiva, cosa si intende quando si parla quindi di SCIENTISMO, alla base ti tutte le aberrazioni di ieri e di oggi :
Scientismo è quella illusione che metodi semplicistici ma supposti “oggettivi” o “scientifici” – come l’illusione marxista, appunto – permettano di risolvere problemi molto complessi.
Rischio in cui puntualmente ci si imbatte qualora si ceda a tale illusione è quella di dimenticare aspetti importanti della realtà, semplicemente perché non rientrano nel contesto posto a priori………e di cui il marxismo è l’emblema stante la famosa frase del suo guru, lo psicotico Lenin: “Se la realtà è in contrasto con la teoria, tanto peggio per la realtà” .

Ora, quindi, dopo l’ubriacatura marxista si è caduti, per reazione uguale e contraria, all’opposto, in una sorte di scoraggiamento frutto dello sragionamento precedente :
Dal momento che il tale o il talaltro metodo semplicistico a cui si era creduto dogmaticamente, non funziona, allora niente funziona, qualsivoglia forma di conoscenza è impossibile o soggettiva, eccetera.
Ragionamento che ricorda molto quello dei bambinetti che, in tenera età, non si rassegnano mai a perdere e piuttosto …“non gioco più !!; o della famosa volpe che non riuscendo a raggiungere l’uva ne nega qualunque virtù. Patetici !
Ma tant’è ed è così si è passati, con facilità dal clima degli anni ’60 e ’70 al postmodernismo.
Una cultura che, dopo aver dichiarato l’esaurimento della forza propulsiva della rivoluzione d’ottobre, non ha inventato altro se non l’individualismo borghese dei desideri imposti come diritti
Nella lunga storia della cultura di sinistra. Max Horkheimer, ne La nostalgia del totalmente altro si era detto contrario addirittura alla contraccezione. Giuseppe Vacca, Mario Tronti, Pietro Barcellona avevano condiviso le preoccupazione dell’allora Pontefice Benedetto XVI sulla questione antropologica che l’inseminazione artificiale apriva drammaticamente. Hans Jonas e Jürgen Habermas hanno fatto molti passi in avanti nell’avvertimento dei grandi pericoli di diritti che pretendono di valere anche contro la natura umana. Più di recente, in Francia, il biologo di sinistra Jacques Testart ha detto che l’utero in affitto sarebbe una “schiavitù”, Sylviane Agacinski ha considerato l’utero in affitto una “pratica indecente” e Axel Kahn, rettore di università e già candidato per i socialisti, si è detto “radicalmente contrario”.
Ma nel DNA della cultura della sinistra c’è il superamento della natura, attuata in una forma di profetismo laico che annunciava una salvezza immanente. Ciò ha prodotto una secolarizzazione progressiva, perché l’immanentismo non si sazia mai. Fin tanto che ciò era sostenuto comunque da una fede nella rivoluzione e quindi in una sorta di salvezza in terra, fin tanto che ciò era guidato da una religione secolare il vero volto di quella cultura non emergeva nella sua nuda drammaticità. Ma quando tutto questo finì, allora la cultura di sinistra si manifestò nella sua vera natura: la fase matura del processo moderno di progressiva immanentizzazione delle relazioni sociali: tolta la speranza di un mondo migliore, seppure solo su questa terra, il socialismo diventa ideologia borghese allo stato puro: “l’io e le sue voglie”.

Ma tutto ciò si fonda su una cattiva identificazione dell’origine psicotica del problema.
Da questa stupidissina e patologica premessa seguono poi una miriade di idiozie che hanno il loro fulcro in quel concetto di “Interpretazione” dove, detta conclamata stupidità si eleva alla massima potenza.
Ma decifriamola nella sua evoluzione per coglierne appieno la comicità.
Va detto innanzitutto che, tale concetto, nasce dalla scialuppa di salvataggio dove i profughi del marxismo, alla stregua dei barconi che approdano tutti i giorni a Lampedusa, si erano rifugiati accalcandosi in massa. Scialuppa che portava il celeberrimo nome dell’augusto filosofo Friederich Nietzsche.
Un genio ovviamente, lui, ma la stessa cosa non si poteva certo dire dei poveri naufraghi che trasportava che, per di più, una volta scesi si vantarono da allora in poi di esserne gli eredi eletti. Da chi, poi, resta ignoto.
Bisogna altresì ricordare che Nietzsche, dato in mano ad uno psicotico, lo candida al manicomio in men che non si dica ma, essendo detti manicomi stati chiusi proprio in concomitanza del loro arrivo, questo genere di folli poterono proliferare come le pulci sulla schiena di un cane randagio.
Il tutto era frutto di una infatuazione per i discorsi oscuri, il relativismo cognitivo legato ad uno scetticismo generalizzato nei confronti della scienza moderna; l’eccessivo interesse per le convinzioni soggettive a prescindere dalla loro verità o falsità; l’importanza accordata alla retorica ed al linguaggio a discapito dei fatti a cui tali argomentazioni facevano riferimento, o peggio, il rifiuto dell’idea stessa che i fatti esistano o che vi si possa far riferimento.
Discorsi oscuri che servivano a dare “vestiti nuovi all’imperatore” i cui “ciambellani” avanzavano impettiti reggendo “lo strascico che non c’era”.
Ma “Il Re è nudo”, la tara marxista, ad un buon osservatore, non poteva sfuggire !
Come conseguenza della sua perdita di identità marxista nasce quindi questo ibrido nietzschiano che prenderà poi il nome di postmoderno, dove scienza, verità, fatti si dileguano in una coltre di nebbia “radioattiva”.
Se non era scientifico il marxismo, se non era vero il leninismo, se i fatti non ci hanno dato ragione, via tutto che altro non può esistere. Versione riveduta e corretta della morte di Dio !
Il marxismo era stato l’ultimo ”racconto” a cui era legittimo credere, quindi, d’ora in poi, solo “racconti” equivalenti e niente più, quindi.
Chiarezza più coerenza uguale a teoria & esperimento…via !!
L’evidente inadeguatezza di una tale prospettiva ha conseguentemente portato a quel obnubliamento della ragione stessa già messo in luce nelle sue origini psicotiche, ma che avevano altresì il vantaggio di un livellamento verso il basso in cui poteva innestarsi multiculturalismo e diritti all’uguaglianza per tutti; cani e porci !
Perno di questo modo di sragionare era quel concetto di “interpretazione” che si diceva all’inizio.
Mutuato da un Nietzsche letto ingenuamente, impastato inoltre con l’ontologia di Heidegger e l’ermeneutica di Gadamer, genererà poi quel famosissimo “Pensiero debole”, “debole” per modo di dire vista la violenza con cui è stato imposto, che diventerà sinonimo di quel postmodernismo come lo abbiamo chiamato fin qui.
Ma la disonestà intellettuale di chi si è nutrito di menzogne per decenni non poteva ora venire a scemare. Infatti, falsamente, molto falsamente, detto “Pensiero debole” si è sempre fregiato, grazie all’ignoranza delle persone per argomenti così complicati, di rappresentare, altresì, l’ERMENEUTICA stessa.
NIENTE DI PIU’ FALSO !!
Il concetto intorno a cui fa perno tutto il pensiero di Gadamer è COMPRENSIONE E NON INTERPRETAZIONE !!!
Ora, spiegare in due parole questa abissale differenza non è semplicissimo.
Rimandando ad alcune note esplicative al paragrafo 21 delle Appendici, diremo, brevemente, che,…innanzitutto il concetto di VERITA’ è tutt’altro che abbandonato, anzi, è qui risiede proprio la principale differenza, che fa sì che tutto il castello di carte del postmodernismo crolla !

La VERA Ermeneutica è “ermeneutica della verità”, innanzitutto, e quindi “modellata sui genuini problemi e paradossi della nostra tradizione”
La FALSA Ermeneutica è un “generico filosofare ermeneutico, a sua volta genericamente relativistico, e infine proprio “sociologico” o “sociologistico”; “preoccupata solo di fornire soluzioni moralistiche e sostanzialmente prefilosofiche, buone per la retorica della cultura di massa e i media; nient’altro che facili e brillanti chiacchere”

Perfettamente coerente, detta falsa ermeneutica, di schiere di ex-marxisti, da Lyotard, a Foucault passando per Vattimo, con la premessa ideologica hegeliana “Tanto peggio per i fatti” che, nel concetto di “interpretazione solo soggettiva”, trovava un nuovo approdo per sfuggire a quel “principio di realta” che queste tanto folli quanto losche figure non hanno mai avuto !!

Detto per inciso quanto ora precisato servirà , altresì, a comprendere meglio e nel suo giusto significato il capitolo “ETICA”, perno centrale attorno cui ruota questo mio scritto dall’inizio alla fine, e dove in concetto di ermeneutica è declinato esattamente sul modello gadameriano e non, ovviamente, disgustosamente vattimiano-debolista.

Certo in una forma moderata il postmodernismo costituirebbe pure una correzione necessaria al modernismo ingenuo (fiducia in un progresso illimitato e continuo, scientismo, eurocentrismo culturale eccetera).
Ma quello che ha prevalso, e prevale tutt’ora, è la sua versione radicale, unita ad una notevole confusione mentale che è tracimata anche nelle versioni più moderate del postmodernismo.

L’incarnazione che qui più ci interessa di detto psicotico modo di pensare è la derubricazione dell’omosessualità come patologia.
Cercare, cioè, di spiegare il contenuto di teorie scientifiche precedenti, senza chiamare in causa, nemmeno in parte, la razionalità, significa eliminare a priori un elemento di realtà e precludersi ogni possibilità di capire effettivamente il problema.
Non occorre essere popperiani convinti per capire che, per essere presa sul serio, ogni teoria deve ricevere supporto, almeno indirettamente, dalle verifiche sperimentali.
Viceversa si ignora totalmente l’aspetto empirico della scienza e ci si concentra esclusivamente sul linguaggio e sul formalismo teorico.
Un ragionamento diventa così “scientifico” non appena risulti superficialmente coerente, pur non essendo mai stato sottoposto a verifiche sperimentali. O peggio ancora, che sia sufficiente applicare qualche risibile formula matematico-statistica ai problemi per fare progressi.
In altri termini restando sempre in quello “scientismo psicotico” dove la realtà è abolita semplicemente perché non rientrante nel contesto posto a priori e della cui genesi leninista abbiamo già messo in luce la follia.
Detto in soldoni : dove sono le prove empiriche che l’omosessualità non sia una patologia, cioè un fallimento del proprio processo evolutivo arenatosi, detto psicoanaliticamente, ad una fase fallico-anale pre-genitale ? (22)
Certo è più facile, per degli orfani di Hegel “Tanto peggio per i fatti (se non si accordano con la teoria) «Wenn die Tatsachen nicht mit der Theorie übereinstimmen, umso schlimmer für die Tatsachen», passando da Lenin : “Se la realtà non si adatta al materialismo storico, tanto peggio per la realtà” a “ Se il mio corpo non si adatta alle mie idee, tanto peggio per il mio corpo”!
Tutto qui, in fondo, questo assecondare i “diritti” Gender & company, (23) da parte di psicotici psicologi orfani inconsapevoli di Marx ma tutt’ora altrettanto ideologizzati, con l’unica differenza di aver riciclato ideologie nate per il sociale ora in salsa individualista !!

HISTORY OF CRAZY PEOPLEultima modifica: 2015-03-11T20:18:09+01:00da allan11
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