I maestri del risentimento

ESSERE AUTENTICI

Cosa caratterizza l’uomo autenticamente e profondamente soggettivo ?
Le sue CATEGORIE MENTALI.
O, detto in altri termini come la MENTE sorge dal CERVELLO.
Potremmo ricordare, a questo proposito, MONDO 3 di Popper….

Prendiamo allora l’emblema massimo della soggettività occidentale, nella fattispecie Wilhelm Shakespeare

Ecco che questi si distingue per :

ACUTEZZA COGNITIVA
ENERGIA LINGUISTICA
FORZA DI INVENZIONE

Nelle dovute proporzioni è lo stesso discorso che si può fare per Dostoewsky, ad esempio, anche se i suoi nichilisti sono figli di Edmound e Jago di Shakespeare.

http://www.carmillaonline.com/2005/04/14/il-sogno-di-dostoevskij-come-la-mente-emerge-dal-cervello/

La sua seppur ammirevole mente creativa (Forza di invenzione)è surclassata però, dalla fantasmagorica schiera di quelli shakesperiani:
Amleto, Rosalinda, Otello, Jago, Lear, Edmondo, Machbet, Cleopatra, Antonio, Romeo, Giulietta, Ienogene, Prospero, Calibano eccetera eccetera eccetera.

In queste opere l’eccellenza letteraria, la potenza del pensiero, le caratterizzazioni e le metafore non hanno eguali, se non in Dante, nel “Canone occidentale”

La straordinarietà di Shakespeare risiede anche nell’impossibilità di decifrare le sue idee essendo i suoi personaggi tanti e vari che è impossibile capire in chi si identificasse.
Non ha ideologia, teologia, metafisica e neppure etica…né tantomeno idee politiche.

Shakespeare è l’autentica “bestia nera” dei foucaultiano nietzschiano-marxisti che vorrebbero ridurre tutto a una non meglio identificata “energia sociale” e storico-politica.
Ma “interessi politici”, “eurocentrismo”, “energia sociale” non scrivono Re Lear !!!

Shakespeare spalanca i suoi personaggi a prospettive di tale molteplicità che essi diventano strumenti analitici per giudicare te stesso.
Prestando orecchio ai propri discorsi (interiori)e riflettendo su quella espressione mutano e approdano ad una contemplazione della alterità dell’Io, o della possibilità di siffatta alterità.

Auto-mutamento sulla base dell’auto-ascolto.

Shakespeare è il vero inventore della psiche e Freud il primo a riconoscerla e a descriverla.

Cos’altro è la psicoanalisi se non proprio quel modo di “essere” inaugurato da Amleto dove si è,…costretti ad origliare sé stessi nel contesto del transfert verso i loro analisti ?

Insomma…neuroscienza, categorie mentali, Mondo 3, Shakespeare, Freud, Popper.
Penso che sia sufficente per sfatare una psicologia a sè stante disancorata da filosofia, letteratura e compagnia bella.

Questo è però quello che ci vorrebbero imporre nell’ottusità del modello foucaultiano dominante.

http://www.lafrusta.net/files/bloom_cop_canone.jpg

 

ALLUCINANTE
l’abissale ignoranza dei miei colleghi psicologi
che ignorano bellamente la Filosofia di cui la psicologia è sorella
e la Letteratura di cui la psicologia è figlia da Shakespeare in poi,
che dell’auto-ascolto fa l’origine dell’auto-mutamento !!!!

 

RESENTMENT POWER
 
Il risentimento, oggi, non è certo più appannaggio del cristiano, come avrebbe voluto ieri Nietzsche, ma degli “ultimi uomini” inetti, immaturi, neostoricisti e platonici, non più in grado di accettare l’originalità, incom…prensibile per i loro canoni pecorecci “di classe” massificata.

Il pensare individuale, sicuro di se, il phatos, l’immortalità della vitalità universale fondamentale sono stati sostituiti dalle categorie di “programmi sociali”, “energia sociale” e l'”immortalità” di un Shakespeare ha lasciato il posto ai “Quindici minuti di celebrità” di Wharol.

 

Il risentimento, oggi, dilaga più che mai nei “Diritti” collettivi di chi è un nulla individualmente.

Ci si muove e ci si vorrebbe confrontare solo in termini di “classe” sociale : femministe, gay, immigrati, per contro a chi, individualmente vi si oppone, inevitabilmente specularmente catalogato come fascista e oggi omofobo o clericale oscurantista, ma mai come semplicemente un “tu”, in un delirio storicista collettivista che, persa ogni MEMORIA, concepisce solo il “vecchio e il nuovo”; dove, cioè, la categoria del “consumo” sono tracimate in una MODA onnivora e disalberata.

La “morte del soggetto” non tollera che qualcuno gli sopravviva.
Tutti devono essere ugualmente morti e passivi ai flussi e riflussi della storia in progress e chi resiste è un nemico.

Anche l’eternità del male dei campi di sterminio è in pericolo.
Tutto è “moda” e non c’è ragione che domani non possa cambiarne la lettura storica.
Se la MEMORIA resta solo un connotato obsoleto e il passato non è più eterno ma solo costruzione sociale, come in 1984 di Orwell, basterà riscrivere i libri di storia in una notte e il gioco è fatto.

E prima o poi qualche risentito inetto e politicall correct potrebbe accorgersi che pensare con la propria testa non sia sufficientemente “cool”. e che anzi è proprio “out”.
E allora ci saremo di nuovo dentro fino al collo.

Tutto procede, molto “banalmente”, in questa direzione.

 
 
Tiziano Tubertini @ Gallo verde….guarda, ti dirò, mi sei anche simpatico ma vedi…diciamo così….la “scienza” non è tutto. Io gli preferisco di gran lunga l’Ermeneutica. Cos’è l’Ermeneutica ? Beh, citando il libro del suo autore più famoso, Gadamer, già nel titolo stà questa diferenza : “VERITA’ E METODO”. La scienza è il “Metodo” per eccellenza ma la “Verità” tu la puoi cogliere solo espandendo la mente all’arte e a tutte le sue manifestazioni. Proprio oggi ho fatto un post che credo potrei leggere come hai letto questo dove si parla di Shakespeare. Tu dirai: cosa c’entra questo con quello che stiamo dicendo a proposito dell’adottabilità dei bambini ? C’entre, c’entra !! In quel post tu potrai notare che si parla male, molto male di Foucault. Ora, forse saprai, TUTTE le rivendicazioni gay, gender e Lgbt si basano su di lui e il suo pensiero. Ora, tu capisci, personalmente a me non me ne frega nulla di quello che vorrebbero imporre tutti quegli “Ordini” che hai citato e che io considero poco più che nulla nel panorama culturale mondiale. Psicologi, psichiatri e compagnia bella sono solo una povera sottospecie pseudoculturale che vorrebbe sostituire la religione imponendo solo un nuovo ridicolo dogmatismo. Il loro. ma, credimi, costoro sono troppo ignoranti per interessarmi. Poi, se vuoi, continueremo a parlarne ma, preferirei andare più a fondo al problema previlegiando il dialogo sugli autori che sono alla base di tutto questo bailame…e siccome è proprio Faucoult all’origine di tutto…a cui segue anche il Decostruzionismo di Derridà qui accennato scherzosamente,….ecco, parliamo di cosa ci stà sotto a tutto questo che della superficialità di quegli sciocchi degli psicologi e afini non mi interessa nulla. Se ti va’. Altrimenti amici…si fà per dire….come prima !! 😉 🙂
 
LA SCUOLA DEL RISENTIMENTO
 
“Il Canone, termine di origine religiosa, è divenuto una scelta tra testi in lotta tra loro per la sopravvivenza, che la scelta la si interpreti come compiuta da gruppi sociali dominanti, istituzioni didattiche, …tradizioni critiche o altro.Certi recenti paladini di quello che si considera radicalismo accademico giungono a ipotizzare che le opere entrano nel Canone grazie a campagne di promozione e propaganda coronate da successo. I compari di questi scettici a volte vanno oltre ancora e mettono in discussione persino Shakespeare , la cui eminenza sembra a loro una sorta di imposizione. Chi adora il dio composito del processo storico è destinato a negare a Shakespeare la cui palpabile supremazia estetica, l’originalità davvero scandalosa dei suoi drammi.

 

L’originalità diventa l’equivalente letterario di termini come iniziativa individuale, fiducia in se stessi e competitività.
Proprio ciò che non rallegra per nulla i cuori di femministe, afrocentristi, marxisti, neostoricisti di ispirazione foucaultiana o decostruttivisti.
Come di tutti coloro che ho indicato come “Maestri del risentimento”

 

Il profilo filosofico di Foucault è una sorta di niccianesimo post-moderno anti-hegeliano basato sulle teorie della gestione dei flussi del desiderio e sulle teorie della formazione del mondo borghese come *addomesticamento*, come progressivo addomesticamento di una natura umana inesistente che deve essere, per così dire, *creata* ed addomesticata.
Non tanto modificata autoritarimente quanto creata ex-novo.
Infatti, a mio prere, il testo fondamentale di Foucault filosofico è uno scambio di opinioni con Noam Chomsky in cui Noam Chomsky teorizza l’esistenza della *natura umana* e Foucault nega recisamente che ci sia la *natura umana*, riducendo quello che viene chiamata *natura umana* un insieme di *tecniche di addomesticamento*.

Ora io sono recisamente contro questa concezione.
Questa concezione abbandona il principale lascito degli antichi greci secondo i quali la *natura umana* c’è ed è fondamentalmente l’unione di molte determinazioni le cui due principali sono queste :

L’uomo è un *politikon zoon* per natura :
un animale sociale, politico e comunitario; e questo *per natura* in quanto non è un dio né un animale.

L’uomo e inoltre *zoon logon echon*, fondamentalmente e *per natura*, in quanto il *logos* non è unicamente il linguaggio, la “parola pubblica” alla Hanna Harendt (Vita activa), oppure l’incarnazione di Dio, come nel Vangelo di Giovanni, ma è fondamentalmente la gestione comunitaria del *metron*

In realtà l teoria della *dissoluzione del soggetto* risale a David Hume perchè Hume, autocostituendo la società sulla base di una pretesa tendenza reciproc allo scambio e alla attesa reciproca, deve sciogliere il soggetto in un flusso di desideri, attese e ricompense; un “fascio di percezioni”, quello che già Emmanuel Kant chiamò già il “me variopinto”, …”il teatro evanescente”.
Nietzsche non fece altro che radicalizzare questa teoria humiana convinto che fosse l’opposizione alla nostra tradizione socratica, platonica, cristiana, democratica, rousseauiana eccetera.
A questo punto Deleuze e Foucault non hanno fatto altro che radicalizzare ulteriormente il tutto.

Siamo sempre all’interno di chi confonde borghesia con capitalismo. (Costanzo Preve)

Ora, però, precisiamo cosa sia il VERO desiderio che tutti costoro ignorano in un modo e nell’altro lasciandolo alla mercè di detto capitalismo consumista soltanto.

Partiamo da Emmanuel Kant e il suo “trattare l’uomo come un fine e non come un mezzo”.
Cioè non oggettivizzarlo !

Trattare l’altro come una persona significa darsi la possibilità di capire cosa veramente è il Desiderio.
Una cosa sono le pulsioni, i bisogni; un altra è il Desiderio.
Noi siamo esseri di Desiderio.
Se non sentiamo il nostro Desiderio noi non viviamo, non abbiamo, non possiamo dare un senso alla nostra vita.
Andare verso un altra persona, riconoscerla come persona significa iscriverci come soggetti del nostro desiderio e quindi significa dare un senso alla nostra vita.

Nulla a chè vedere, quindi, con il consumismo che aliena le persone in un desiderio storpio, monco, insensato e liquido.
Foucault & company saranno pur stati in buona fede ma hanno sbagliato tutto ponendosi al servizio di questo capitalismo anche se convinti del contrario

https://www.youtube.com/watch?v=nhr6cNHyHfE

 
 
 
 
 
 
 
 
I maestri del risentimentoultima modifica: 2014-07-19T23:05:52+02:00da allan11
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