Sesso tecnico

“Al dirigismo letterario nel settore ‘cultura’ corrisponde, secondo una rigorosa consequenzialità logica, il dirigismo in materia di fecondazione”

Queste profetiche parole di Martin Heidegger anticipano l’avvento del principale fautore di questa aberrazione : Michel Faucoult.
Per lui la sessualizzazione fisica indubbiamente esiste e l’edificio presuppone fondamenta naturali: ma queste fondamenta sono ammesse solo come fondo, e non come profondità : come materia non come forma. Il sesso non è quindi mai dato ma sempre costruito. E’ una costruzione arbitraria del gruppo o un’invenzione libertaria dell’individuo.
Orbene, quindi, se tutto dipende da una costruzione, il supremo rapporto con il mondo, lungi dall’essere contemplativo, come suggerirebbe Heidegger, dipende solo dalla tecnica.
Non è più questione di accogliere ma si tratta di *fare* l’amore.

Sostenendo che non esiste una verità del sesso, bensì un dispositivo che ne discute per esercitare il proprio dominio, Foucault impone questa verità, quella del “fare”, della tecnica, della produzione. Il suo stesso sapere ratifica il passaggio da una saggezza dell’essere a una scienza dell’avere. E benchè la denunci in molti passi egli non si sottrae a questa “volontà di volontà” che assumendo il sesso come parola ne fa una produzione di godimento come tecnica. Il rapporto tecnico ai sessi li riduce ad accessori del piacere. La meccanica sessuale concepisce l’amplesso come una macchina da cui trarre profitto.
Una *scientia sexualis” che si completa, poi, alla perfezione, nel Viagra e “uteri in affitto”, aberrazioni autentiche che dal'”Ordine degli psicologi”, come già illustratogli quando mi hanno richiamato, dovrebbero essere stigmatizzato doverosamente invece delle farneticazioni politicall correct correnti.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
Sesso tecnicoultima modifica: 2014-07-10T02:43:01+02:00da allan11
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